
Gennaro Gattuso non ha avuto dubbi quando è arrivata la chiamata della Italia. Il tecnico ha raccontato di aver accettato l’incarico senza valutare pro e contro, spinto dal senso di responsabilità e dall’orgoglio di rappresentare il proprio Paese. “Ho accettato subito e non me ne pento. Rappresento l’Italia e mi sento un privilegiato”, ha dichiarato.
Gattuso ha raccolto l’eredità di Luciano Spalletti nel giugno 2026, ma il suo debutto ufficiale sulla panchina azzurra è arrivato solo a settembre, con una netta vittoria per 5 a 0 contro l’Estonia.
Parlando a Vivo Azzurro, Gattuso ha sottolineato quanto sia speciale guidare la Nazionale. Secondo il commissario tecnico, milioni di persone vorrebbero trovarsi al suo posto, ed è proprio questa consapevolezza a rendere l’incarico tanto impegnativo quanto stimolante.
L’allenatore ha ammesso di sentire un peso enorme sulle spalle, ma non lo vive come qualcosa di nuovo. La pressione, ha spiegato, fa parte della sua vita da sempre e non lo spaventa.
Gattuso ha ricordato un episodio della sua adolescenza per spiegare il suo approccio mentale. A dodici anni, lontano da casa per inseguire il sogno del calcio, viveva già con la paura di fallire e di non poter tornare indietro. Da allora, ha imparato a convivere con le aspettative e a trasformare la pressione in motivazione.
“Oggi spero di poter dare il massimo con i miei ragazzi e regalare a tutto il Paese grandi gioie”, ha concluso. Un messaggio chiaro, che riassume lo spirito con cui Gattuso ha iniziato la sua avventura alla guida dell’Italia.


