Alla vigilia della sfida di Conference League sul campo del Lausanne, Paolo Vanoli ha ribadito la necessità di concentrarsi esclusivamente sull’impegno europeo, senza farsi condizionare dal contesto esterno e dalle pressioni crescenti. Intervenuto dallo Stade de la Tuilière, il tecnico viola ha chiarito che l’approccio resta quello di una partita alla volta, anche se all’orizzonte c’è già il prossimo impegno di Serie A contro l’Udinese. Per Vanoli, però, le priorità sono chiare: la gara di domani è la più importante.
Apertura tattica e nessun dogma
Vanoli ha respinto l’idea di essere legato a un solo sistema di gioco, nonostante la continuità tattica mostrata nelle ultime settimane. Il messaggio è netto: nessun integralismo, ma disponibilità ad adattarsi in base alle esigenze della squadra e della partita. Se servirà cambiare, le soluzioni non mancano.
Risultati, futuro personale e autocritica
Sul momento delicato della stagione e sulle voci che riguardano la sua posizione, l’allenatore viola ha scelto una linea chiara: il futuro personale passa in secondo piano. L’unico pensiero è ciò che serve alla Fiorentina, con l’obiettivo di dare il massimo ogni giorno. Tornando al recente pareggio contro il Verona, Vanoli ha sottolineato gli aspetti positivi, come le numerose occasioni create, ma ha anche ammesso la necessità di essere più concreti sotto porta e di limitare le reti subite.
Lausanne avversario da non sottovalutare
Nessuna leggerezza nella valutazione degli avversari. Vanoli ha messo in guardia la squadra contro un Lausanne che, pur attraversando un momento complicato, propone un calcio interessante con il rombo a centrocampo e giocatori di qualità. A complicare ulteriormente il match ci saranno il campo sintetico e un rendimento europeo migliore rispetto a quello in campionato. Tutti elementi che rendono la sfida particolarmente insidiosa.
Rapporto con i tifosi e unità del gruppo
Il tecnico non ha nascosto il malcontento della tifoseria, riconoscendo che quanto fatto finora non basta. Serve di più, soprattutto in termini di risultati, per restituire entusiasmo e fiducia all’ambiente. Alla domanda su possibili tensioni interne, la risposta è stata secca e rassicurante: il gruppo è unito.
Dubbi in porta e situazione infortuni
Capitolo portiere ancora aperto. Vanoli ha spiegato che Martinelli rappresenta un profilo di grande prospettiva, ma allo stesso tempo è presente un estremo difensore di esperienza che può dare un contributo importante. La scelta verrà fatta solo a ridosso della partita. Sul fronte infortuni, nessuna ricaduta per Gosens, alle prese con un fastidio sopra il polpaccio, mentre Fazzini continua a essere monitorato per un problema alla caviglia, con valutazioni quotidiane.
Il messaggio finale di Vanoli è chiaro e diretto: servono risposte dal campo, a partire da Lausanne, per ritrovare fiducia, serenità e il sostegno convinto del popolo viola.