Kimi Raikkonen ha completato alla grande il sabato di gloria della Ferrari in quel dell’Hungaroring, andando a cogliere il secondo miglior tempo, staccato di +0.178 dal compagno di box Sebastian Vettel. Un dato curioso, quest’anno, è che quando la Ferrari è riuscita a centrare la pole, ha sempre occupato interamente la prima fila (Vettel-Raikkonen a Sochi e Raikkonen-Vettel a Monaco). Il lavoro del finlandese si preannuncia fondamentale sia in ottica corsa iridata di Vettel, per tenere dietro in particolare Hamilton, che nei Costruttori, dove la Ferrari ha bisogno di tornare a rosicchiare punti ai rivali.

Kimi Raikkonen, autore del secondo miglior tempo nelle qualifiche di Budapest, subito alle spalle del compagno Sebastian Vettel (foto da: f1fanatic.co.uk)

Di seguito, le dichiarazioni del Campione del Mondo 2007, apparso non proprio soddisfatto della sua qualifica: “Partire in prima fila è sempre meglio che essere in seconda, ma ho commesso un errore stupido nell’ultimo giro della Q3. Alla chicane ho perso leggermente il controllo, aggredendo troppo il cordolo, e di conseguenza il tempo perso lì mi è costato la pole position probabilmente. Tutto sommato posso ritenermi soddisfatto per il secondo posto, ma non totalmente perché avrei potuto fare meglio“, ha commentato il pilota finlandese.

“Vedendo come erano andate le cose ieri, direi che siamo riusciti a migliorare moltoo e siamo contenti del set-up e della gestione della monoposto” – prosegue Raikkonen – “Domani sarà una gara lunga con grandi battaglie e dovremo cercare di partire bene, mantenendo le posizioni per guadagnare punti sui nostri avversari. Partiamo davanti, vedremo come andrà“.

Ad un certo punto, Kimi via radio si è lamentato dei freni della sua SF70-H. Davanti ai microfoni, il ferrarista chiarisce tutto: “Non ho avuto problemi particolari. Quando ho parlato via radio coi box di quanto accaduto alla frenata della curva 1, dove ho bloccato le ruote anteriori, era una semplice discussione con i miei ingegneri, non perché ci fosse qualcosa che non andava. Non capisco perché si debbano tirare fuori delle cose che non esistono”.