Due uomini del personale della Haas ed uno della McLaren in auto-isolamento a causa dell’insorgere di sintomi influenzali
F1 – Lo spettro dell’epidemia da COVID-19 preoccupa sempre più anche il mondo della Formula 1. L’epidemia globale, che aveva già portato nelle settimane scorse al rinvio a data da destinarsi del Gran Premio del Cina e all’annuncio delle ‘porte chiuse’ per il Gran Premio del Bahrain (con il Vietnam ancora in bilico), mette a rischio anche il Gran Premio d’Australia, che dovrebbe svolgersi questo weekend, aprendo la stagione 2020.
Le ultime news da Melbourne, infatti, non inducono all’ottimismo. Nella notte è arrivata la notizia della chiusura dell’Albert Park Hotel (con conseguente quarantena per personale ed ospiti), sito nelle vicinanze del circuito, a causa della positività al COVID-19 di una persona che era stata in albergo, da quel che si è appreso, fino a sabato scorso.
Stamattina, invece, come un fulmine a ciel sereno è arrivata la conferma del fatto che due membri del team Haas ed uno della McLaren sono stati posti in auto-isolamento, dopo l’insorgere di alcuni sintomi influenzali. Sottoposti al tampone, resteranno chiusi nelle rispettive camere d’albergo almeno fino a che non si conoscerà l’esito degli esami. Come se non bastasse, ci sono rumors di membri di altri team (Ferrari ed AlphaTauri in particolare) alle prese con il raffreddore e che, di conseguenza, sono tenuti d’occhio dal personale sanitario.
La McLaren ha rilasciato un breve comunicato, che conferma la notizia del membro del team sospettato di essere contagiato: “Lo confermiamo. Un membro della nostra squadra si trova attualmente in auto-isolamento in albergo. E’ una misura precauzionale, dopo aver mostrato alcuni sintomi simili a quelli prodotti dal Coronavirus. Attendiamo i risultati degli esami, ma non sappiamo quanto tempo ci vorrà. Il resto della squadra sta lavorando secondo programma“.
Il clima attorno all’evento, intanto, si fa sempre più pesante con il passare delle ore. Con l’aumentare dei casi (107 i totali in Australia) e con l’aggravarsi della situazione a livello mondiale, crescono le spinte per l’annullamento del GP (online una petizione al riguardo) o, quantomeno, per la sua disputa a porte chiuse, seguendo l’esempio del Bahrain. Ma gli organizzatori e le autorità, per il momento, restano fermi sulle loro posizioni, pur se sono state apportate modifiche alla sessione autografi di domani, trasformata in una sorta di Question Time dove i fan potranno fare domande ai piloti, a debita distanza.
Il Governo di Camberra, che ha rimesso la decisione sulla disputa del Gran Premio nelle mani di quello locale dello Stato Victoria, ha inasprito pesantemente le proprie misure di sicurezza, vietando l’arrivo nel paese a tutti i passeggeri che, negli ultimi 14 giorni, sono stati in Italia, in Cina, in Iran o in Corea del Sud. E anche in questo caso non mancano le polemiche, basate sull’assunto (fondato sinceramente) che si sia voluto aspettare l’arrivo di tutto il personale al seguito del Mondiale di Formula 1, soprattutto di quello proveniente dall’Italia, prima di bloccare gli arrivi.
Stiamo a vedere cosa succederà nei prossimi giorni, poiché la situazione è davvero in evoluzione ora dopo ora, e non si può escludere nessuna opzione, finanche la cancellazione (o rinvio) dell’evento.
AGGIORNAMENTO
*Tra gli uomini in auto-isolamento in albergo c’è anche un membro della Williams, secondo quanto riportano media tedeschi e d’Oltremanica.
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