La presenza di Monza nel calendario del Mondiale di Formula 1 è nuovamente divenuta molto precaria. Come ha fatto sapere a Motorsport.com il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, le trattative del rinnovo del contratto del circuito brianzolo sono ancora in alto mare.
Sticchi Damiani è intervenuto a margine della frattura venuta fuori nei giorni scorsi tra Liberty Media e la gran parte dei promoters dei Gran Premi del Mondiale (16 su 21), che hanno costituito un’associazione apposita, la FOPA. Su quest’ultimo punto, Sticchi Damiani è chiaro: “La lettera è stata sottoscritta da sedici organizzatori e consiste in una richiesta di maggiore attenzione nei confronti dei Gran Premi, con la proposta di riconsiderare certe scelte, come il ricorso alla tv a pagamento“.
“Parliamo di una scelta logica per i promoter, ma che agli organizzatori toglie visibilità e non accontenta gli appassionati, come in Italia” – aggiunge il presidente ACI – “La questione è sia mediatica che commerciale. Il cartello c’è sempre stato, ma le trattative di rinnovo dei contratti dei singoli GP non sono collettive. Anche gli americani seguono la strategia di chi li aveva preceduti, rinnovando una gara alla volta. Ma ci sono delle problematiche abbastanza comuni a tutti, che era giusto racchiudere in un documento“.
Si passa poi alla nota dolente, ovvero il rinnovo di Monza. Secondo Sticchi Damiani, infatti, lo sforzo economico per tenere il circuito in calendario si è fatto oramai insostenibile. “Il costo del contributo che si paga ogni anno a Liberty Media è mediamente molto alto” – spiega – “È veramente difficile immaginare, nel caso della gara di Monza, che si possa continuare a sostenere un esborso di 24 milioni di dollari. Noi faremo la nostra parte, ma non sono disposto a mettere a rischio la sostenibilità del bilancio dell’ACI per coprire i costi del GP d’Italia. Le gare europee e quelle Sud Americane fanno fatica a reggere le crescenti richieste di Liberty Media, ed è ovvio che ci siano altri posti pronti a sborsare quelle cifre“.
Sul rinnovo: “E’ in alto mare. L’unica cosa che possiamo provare a fare è allargare e migliorare l’offerta, provando a portare più appassionati a Monza“. La proposta del Presidente ACI è quella di includere pacchetti per visitare città non troppo distanti dal circuito, organizzando navette o treni dedicati. Sulla base dell’esperimento di Venezia del 2018, Sticchi Damiani porta l’esempio di Torino, immaginando in futuro altre partnership: “Quest’anno pensiamo di legarci a Torino. Cerchiamo una sinergia con la Capitale dell’Auto, che offre un bellissimo Museo dell’Automobile. Inoltre, Torino è una città in grado di offrire altre importanti opportunità di visita, come il Museo Egizio o il Museo Nazionale del Cinema“.
“Potremmo offrire un pacchetto turistico dedicato, che includerebbe la visita di Torino con il GP d’Italia” – conclude Sticchi Damiani – “Se ci fossero le condizioni, si potrebbe pensare di ospitare i turisti nel capoluogo piemontese e poi trasferirli a Monza con un Frecciarossa e delle navette dedicate. Dobbiamo trovare nuove soluzioni per far vivere la gara di Formula 1 a Monza. Nel 2020 ci piacerebbe puntare su Modena. Insomma, vogliamo guardare anche alle regioni limitrofe alla Lombardia, cercando di valorizzarne le opportunità. Ci stiamo lavorando“.
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