E’ stato un Gran Premio degli Stati Uniti dai mille risvolti come stati d’animo in casa Red Bull. Con un Daniel Ricciardo grande protagonista in avvio, con la sua stupenda lotta con Bottas, salvo poi alzare bandiera bianca per un problema alla power unit della RB13, dall’altro abbiamo un Max Verstappen che ha dato davvero spettacolo. Con la sua aggressiva strategia a due soste, l’olandese al 10° giro era già in sesta posizione, andando quindi all’assalto del podio nel finale di gara, con la grinta e la voglia di arrivare che ormai lo contraddistingue. Il sorpasso a Raikkonen nel corso dell’ultimo giro, che gli sarebbe valso il podio non fosse per il fatto di aver tagliato la curva all’interno, ha fatto saltare in piedi tutti, ad Austin e non. La successiva decisione dei commissari ha fatto infuriare il team di Milton Keynes e lo stesso Verstappen, molto poco diplomatico nelle sue dichiarazioni.
“Abbiamo disputato una gara davvero magnifica, ma le decisioni stupide che sono state prese hanno ucciso lo sport. C’è un commissario idiota che prende sempre provvedimenti contro di me” – ha tuonato Max dopo esser sceso dal retro podio – “Nell’ultimo giro tutti danno il massimo, si corre al massimo delle possibilità e non ci sono limiti di pista. Si esce larghi alla 9, alla 19 si esce di pista, e nessuno dice nulla. E’ successo lo stesso quando ho attaccato Bottas, dato che lui è uscito di pista ed è rientrato, traendone vantaggio“.
“Queste decisioni non fanno bene alla Formula 1, anche perchè non è mai chiaro cosa sia consentito e cosa no. Non possiamo far nulla contro questi provvedimenti, eppure è azione, è qualcosa che reputo appassionante. Ma queste decisioni di fatto uccidono la corsa” – continua l’olandese – “Il pubblico ama vedere tutto ciò, ma in diretta televisiva mondiale prendi un pilota che è sul podio e gli dici di andarsene. Non è un gesto che il pubblico può apprezzare. Spero davvero che il prossimo anno qui non venga nessuno, perché lo sport così non ha senso“.
Sconsolato, chiaramente Daniel Ricciardo: “Ho perso un po’ d’olio qualche tornata prima del ritiro” – dice il nativo di Perth, spiegando quello che gli è successo – “Avevo paura che stesse per succedere qualcosa, ma ho spinto lo stesso come all’inizio. Purtroppo non c’è stato più niente da fare. Sono molto deluso perché non ho potuto lottare, ero vicino al podio anche con Raikkonen e quindi sarebbe stata una bella battaglia per la terza posizione. Una bella opportunità. Sono comunque contento dei primi giri che ho fatto, ma non del fatto di essermi ritirato“.
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