Lewis Hamilton ribadisce le sue intenzioni bellicose anche nella seconda sessione di prove libere ad Austin. Il pilota inglese ha già sbriciolato il record della pista, unico a scendere sotto l’1:35, con un ottimo 1:34.668, ottenuto ovviamente con mescola Ultrasoft (rosa in questo caso). Alle sue spalle, il migliore nel tenerne il passo è un Max Verstappen apparso in palla (+0.397), che precede un Sebastian Vettel (+0.524) protagonista di una sessione un pò tribolata, visto anche uno spettacolare testacoda ottenuto nella prima parte di sessione in uscita dalla penultima curva.
Valtteri Bottas (+0.611), con l’altra Mercedes W08 Hybrid, occupa la 4° posizione, davanti all’altra RB13 di Daniel Ricciardo (+0.795) e all’altra SF70-H di Kimi Raikkonen (+0.846), questi ultimi più lontani e apparsi molto meno a loro agio dei rispettivi compagni di squadra. Positivo Fernando Alonso, che issa la sua McLaren in 7° posizione (+1.636), piazzandosi davanti alla Williams di Felipe Massa (+1.792) e alle due Force India di Sergio Perez (+1.813) e di Esteban Ocon (+1.822), come al solito a braccetto.
Subito fuori dalla top-10 ecco la Renault di Carlos Sainz (+1.861), con lo spagnolo che prosegue nel suo buon debutto al volante della Renault, precedendo Nico Hulkenberg, anche se di soli 5 millesimi (+1.866). Daniil Kvyat segue in 13° posizione (+2.093), precedendo la Haas di Kevin Magnussen (+2.617), la McLaren di Stoffel Vandoorne (+2.795) e l’altra Williams di Lance Stroll (+3.120). Brendon Hartley, con l’altra Toro Rosso, è 16° (+3.319), beccando una paga non da poco dal compagno di box. Completano la classifica le Sauber di Pascal Wehrlein (+3.497) e di Marcus Ericsson (+3.594) e la Haas di Romain Grosjean (+3.719), autore quest’ultimo di non pochi errori. Passando ai giri completati, davanti a tutti c’è Hartley (41), davanti a Bottas e Kvyat (39) e a Wehrlein (35). In fondo c’è Vettel (9), peggio di Magnussen (16) e Hulkenberg (17).
Per quel che riguarda la simulazione di passo gara, il giro d’attacco con gomma Ultrasoft ha visto Bottas e Verstappen scendere sotto l’1:39, mentre Ricciardo, Hamilton e Raikkonen sono arrivati tra l’1:40.0 e l’1:40.3. Nel prosieguo del run, invece, mentre Verstappen è riuscito ad essere più costante, con vari giri sull’1:40 basso, così come Ricciardo, mentre le Mercedes hanno accusato un degrado più marcato e Kimi ha tenuto un passo leggermente più lento dei tori. Con le Supersoft, buona prestazione di Bottas, costante sull’1:40 basso, imitato bene o male da Ricciardo e Raikkonen. Verstappen e Hamilton, invece, hanno testato la Soft, e con ottimi risultati, dato che entrambi sono scesi sotto l’1:40, ma con l’olandese molto più costante dell’inglese.
E Vettel? Parlavamo di sessione travagliata. Il tedesco, dopo l’errore in avvio, ha come detto completato pochissimi giri, senza poter fare la consueta simulazione di passo gara. Due i motivi: prima un lavoro certosino sul setup, che non soddisfaceva il tedesco; poi un problema a quanto pare al pedale del freno all’anteriore. Tirando le somme, la Red Bull sembrerebbe potersela giocare con la Mercedes, mentre la Ferrari ha avuto una PL2 complicata, con un Raikkonen non all’altezza dei rivali finora. Ma è solo venerdì e tante sono le variabili che possono influenzare il tutto.
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