L’idea di fondo che ha spinto ad ideare le novità regolamentari che esordiranno quest’anno è, com’è noto, quella di provare a porre un freno alla dittatura Mercedes, assoluta e pressochè incontrastata dal 2014, ovvero dal primo anno della nuova era ibrida della Formula 1. Un rimescolare le carte che, se dovesse avere successo, non potrebbe che fare bene al Circus.
Ne è convinto Rob Smedley, raggiunto da Autosport.com. “Non credo ci saranno ribaltoni sconvolgenti, ma andrebbe bene anche un mutamento più leggero nelle gerarchie in pista” – sostiene l’ingegnere inglese, attualmente “Head of Vehicle Performance” in Williams – “In Formula 1 nessuno ha mai vinto con poco budget, segno evidente di quanto il fatto economico conti ancora parecchio in quest’epoca. Questo non significa che chi è nel gruppo di mezzo o in quello di coda non si stia dando da fare per raggiungere i primi. Ci sono tante persone che lavorano duro per migliorare, avere più auto pronte a giocarsi la vittoria rende molto più interessanti e imprevedibili i weekend di gara, cosa che ultimamente non è successa“.
“Se riuscissimo ad avere quattro o cinque piloti in grado di contendersi la vittoria, sarebbe un successo e spero che con le nuove regole accada” – continua l’ex Ferrari – “Sono convinto che chi si rivelerà veloce in Australia non per forza lo sarà anche negli Emirati, a fine stagione. Quest’anno cambieranno tante cose durante il campionato, rendendolo imprevedibile e, si spera, emozionante“.
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