F1 Omaggio alla Carriera di Massa: Obrigado Felipe, Grazie di tutto

Per Felipe Massa, la stagione 2016 è stata l’ultima in Formula 1. La 14.esima di una carriera lunga, con momenti belli, anche esaltanti, e di altri, invece, crudeli, deludenti e anche sfortunati. Possiamo dire che Felipe, nell’arco della sua vita motoristica in Formula 1, abbia vissuto tutto, eccetto la gioia di emulare i vari Senna, Piquet e Fittipaldi, ovvero i tre brasiliani ad aver vinto il titolo. Una sensazione assaporata per la miseria di una trentina di secondi, tanti quanti sono bastati per accorgersi del sorpasso di Hamilton su Glock. Uno dei due grandi “turning point” della carriera di Massa, insieme all’incidente di Budapest del 2009, in seguito ai quali il paulista non è più stato lo stesso, schiacciato dall’ingombrante presenza di Alonso a Maranello, per poi trovare una sorta di seconda giovinezza in Williams, comunque lontano dai fasti della metà del primo decennio del nuovo secolo. Una carriera, quella di Massa, degna di grande rispetto, contando 11 vittorie, 16 pole, 15 giri record, 41 podi totali e 1124 punti iridati (60.8% delle gare in zona punti), il tutto in 252 gran premi disputati (con 250 partenze). Insieme, andremo a ripercorrerla passo passo.

La gara che poteva cambiare completamente la carriera di Felipe Massa, Interlagos 2008 (foto da: revista.fosbury,cat)

La gara che poteva cambiare completamente la carriera di Felipe Massa, Interlagos 2008 (foto da: revista.fosbury,cat)

FELIPE MASSA: GLI INIZI

Di chiare origini italiane, essendo i nonni emigrati negli anni ’20 da Cerignola, Felipe Massa nasce a San Paolo il 25 Aprile del 1981. Dopo l’esordio nei kart, avvenuto all’età di nove anni, Massa esordisce in monoposto in patria, nella Formula Chevrolet edizione 1998, vincendo il campionato l’anno seguente. Nel 2000 arriva il trasferimento in Europa, dove prende parte, vincendo, sia alla Formula Renault italiana che a quella europea. Nel 2001, il brasiliano preferisce la F3000 Euro Series alla F3, trionfando con 6 vittorie su 8 gare totali; inoltre, disputò qualche gara nell’ETCC (Campionato Europeo per vetture Turismo), al volante di un’Alfa Romeo. Nel mese di Settembre dello stesso anno arriva il primo contatto con la Formula 1, tramite un test con la Sauber C20 al Mugello; grazie ad ottimi crono, Felipe riesce a convincere Peter Sauber, il quale lo ingaggia per la stagione 2002, con opzione per le due stagioni successive.

FELIPE MASSA, 2002-05: LA CRESCITA IN SAUBER

Sbarcato ad Hinwil per prendere il posto di Kimi Raikkonen, passato alla McLaren, affiancando il tedesco Nick Heidfeld, Massa vive un 2002 contraddittorio, da una parte mostrando di avere una gran velocità, ma dall’altra commettendo tanti errori, dovuti soprattutto all’inesperienza. Coinvolto nella carambola iniziale del Gran Premio d’Australia, Felipe ottiene il primo punto già in Malesia (6°); dopo un altro ritiro in Brasile e l’8° posto di Imola, il giovane centra in Spagna quello che sarà il miglior risultato stagionale (5°). Seguono tre zeri di fila, prima dell’ultimo punto, ottenuto con un altro 6° posto, stavolta nel GP d’Europa, al Nurburgring. A Monza, Massa viene ritenuto responsabile dai commissari per un incidente con la Jaguar di De la Rosa e penalizzato di 10 posizioni in griglia nel seguente GP degli Stati Uniti. In questa occasione, però, Peter Sauber decide in pratica di punire il brasiliano, sostituendolo con Frentzen, già sotto contratto per il 2003. Felipe torna a Suzuka, dove si ritira ancora. Appiedato dal team elvetico, Massa va a fare il collaudatore con la Ferrari.

Felipe Massa al volante della Sauber C21 durante il GP d'Australia 2002, gara che ha visto il suo esordio in F1 (foto da: esporte.uol.com.br)

Felipe Massa al volante della Sauber C21 durante il GP d’Australia 2002, gara che ha visto il suo esordio in F1 (foto da: esporte.uol.com.br)

Il ritorno in Sauber si concretizza nel 2004, al fianco di Giancarlo Fisichella. L’avvio è uguale al 2002: ritiro in Australia (motore) e un punto conquistato in Malesia (8°). Nel Principato, Felipe ottiene un bel 5° posto, seguito però da una fase estiva avara di soddisfazioni. La serie negativa si chiude a Spa dove, nella giornata del settimo iride di Schumacher, arriva ai piedi del podio (4°). Nel finale di stagione, Massa arriva in zona punti altre due volte, grazie agli 8° posti ottenuti in Cina e in Brasile.

Ottenuta la conferma nel 2005, Felipe si ritrova un ex Campione del Mondo come compagno di box, ovvero Jacques Villeneuve. In un’annata non eccezionale per la Sauber, il brasiliano è spesso più veloce del titolato team-mate, arrivando a batterlo in classifica finale (11 a 9). Massa arriva quattro volte in zona punti: 7° in Bahrain, 4° in Canada, 8° in Germania e 6° nella gara conclusiva in Cina, regalando gli ultimi punti iridati a Peter Sauber prima della trasformazione della scuderia in BMW Sauber. La C24 usata nella gara di Shanghai gli verrà regalata dal team elvetico.

Felipe Massa, con la Sauber C24, pilotata nel corso della stagione 2005 (foto da: grandprixgames.org)

Felipe Massa, con la Sauber C24, pilotata nel corso della stagione 2005 (foto da: grandprixgames.org)

FELIPE MASSA, 2006-09: DA SCUDIERO DEL KAISER A QUASI CAMPIONE. POI IL DRAMMA DI BUDAPEST

Il 2006 vede l’approdo del brasiliano alla corte di Maranello, come compagno di squadra di Kaiser Schumi, al posto di un altro pilota di San Paolo, ovvero Rubens Barrichello, passato alla Honda. L’avvio, nonostante il 2° posto in qualifica nella prima gara del Bahrain, non è tutto rose e fiori. In Malesia (5°) arrivano i primi punti, mentre il primo podio con la Rossa (e in carriera) giunge nella quinta gara stagionale, al Nurburgring (GP d’Europa, 3°). Il 25enne arriva in top-3 anche ad Indianapolis (2°), Magny-Cours (3°) e a Hockenheim (2°); nel primo e nel terzo caso, è doppietta per la Ferrari, con Schumi sul gradino più alto. Dopo uno scialbo 7° posto nel caotico GP d’Ungheria vinto da Button, Massa trova la gloria in Turchia, dove realizza sia la prima pole sia la prima vittoria in carriera. Dopo il 2° posto nella maledetta gara di Suzuka, Felipe corona il sogno di vincere nella gara di casa, ad Interlagos (primo brasiliano a riuscirci dopo Senna, nel 1993), con tanto di pole, nella gara d’addio di Michael Schumacher. In campionato conclude 3°, con 80 punti.

Felipe Massa viene sollevato in trionfo da Schumi, Smedley ed Alonso (coperto da quest'ultimo), sul podio del GP di Turchia 2006, prima vittoria del brasiliano in F1 (foto da: f1fanatic.co.uk)

Felipe Massa viene sollevato in trionfo da Schumi, Smedley ed Alonso (coperto da quest’ultimo), sul podio del GP di Turchia 2006, prima vittoria del brasiliano in F1 (foto da: f1fanatic.co.uk)

Il 2007 è una sorta di anno zero per la Ferrari, il primo dopo 11 stagioni senza il tedesco. Al fianco di Felipe, dalla McLaren arriva Kimi Raikkonen. Dopo un inizio a singhiozzo (anche se con pole in Malesia), Massa comincia ad ingranare, vincendo sia in Bahrain che in Spagna, in entrambi i casi con tanto di hat-trick (pole, vittoria e giro record). In mezzo ai 3° posti di Monaco ed Indianapolis, c’è la squalifica del Canada, per aver lasciato la pit-lane con il semaforo rosso. In Francia Felipe è 2° dietro Kimi, dopo aver conquistato la pole, mentre a Silverstone opera una gran rimonta dall’ultima alla 5° posizione, dopo che nel giro di ricognizione gli si era spento il motore. Al Nurburgring è ancora 2°, dopo un’accesa lotta con Alonso, con tanto di strascichi polemici. Dopo il deludente 13° posto dell’Ungheria, Felipe ottiene un’ultima vittoria (con pole) ancora in Turchia, per poi ritirarsi dopo 10 giri a Monza (sospensione). Da questo momento, il brasiliano diventa la spalla di Raikkonen, risultando decisivo in ottica iridata. Le ultime quattro prove vedono Felipe per tre volte sul podio, ovvero 2° in Belgio, 3° in Cina e di nuovo 2° in Brasile, ove ottiene la pole e assiste al compimento della grande rimonta di Raikkonen su Hamilton. Chiude la stagione 4° con 94 punti.

Felipe Massa, impegnato con la F2007 tra le stradine del Principato (foto da: f1fanatic.co.uk)

Felipe Massa, impegnato con la F2007 tra le stradine del Principato (foto da: f1fanatic.co.uk)

Il 2008 dev’essere l’anno di Felipe, ma anche stavolta il ferrarista parte male, ritirandosi sia in Australia che in Malesia, dove aveva ottenuto la pole. Segue una fase molto positiva, nella quale Massa vince in Bahrain, arriva 2° in Spagna, ancora 1° in Turchia (sempre con pole) e 3° a Monaco, anche se in quest’ultimo caso, dopo essere partito davanti a tutti, il paulista rovina la sua gara con un dritto alla Sainte-Devote. Dopo il 5° posto a Montreal, Felipe vince in Francia, per poi prodursi nella gara peggiore della stagione, sul bagnato a Silverstone, compiendo la “bellezza” di sei testacoda. A metà campionato, comunque, Massa è al comando con 48 punti, gli stessi di Raikkonen e Hamilton, con Kubica staccato di due lunghezze. In Germania il nostro chiude 3°, ma è in Ungheria che la sfortuna si materializza nella maniera peggiore: al termine di una gara dominata, condita con una partenza al fulmicotone ai danni di Hamilton, il motore della sua F2008 esplode all’inizio del terzultimo giro.

F1 GP UNGHERIA 2008: LA VITTORIA DI MASSA SFUMA IN UNA NUVOLA DI FUMO

https://youtu.be/rvnYNdUar_o

 

Felipe sembra rifarsi, con due vittorie consecutive, prima a Valencia, nel GP d’Europa (con pole) e in Belgio, grazie alla penalizzazione inflitta a Hamilton, ritrovandosi a due punti di distacco con ancora cinque gare da correre (76 a 74). Le successive tre gare sono problematiche. A Monza, nella gara della prima vittoria di Vettel, ottiene un opaco 6° posto. Molto peggio va a Singapore. Dopo aver conquistato la pole ed essere partito benissimo, l’incidente di Piquet (che genererà un anno dopo il Crash Gate) fa scendere in pista la safety car; rientrato ai box, Massa, ingannato dal semaforino che sostituisce l’addetto con il lollypop, parte in anticipo, sradicando la pompa della benzina e spargendo carburante per tutta la pitlane. Chiuderà 13°. Il GP del Giappone, al Fuji, è caratterizzato dal duello con Hamilton, con il quale arriverà anche a contatto nel primo giro, chiudendo 6°. In Cina, Massa torna sul podio (2°), ma Hamilton ha 7 punti di margine (94 a 87). In Brasile, grazie alle mutevoli condizioni climatiche, assistiamo ad uno dei finali di campionato più emozionanti di sempre. Felipe, partito in pole (l’ultima in Ferrari), tiene sotto controllo la situazione, mentre Hamilton viene messo in difficoltà dall’andirivieni della pioggia e, soprattutto, da uno scatenato Vettel che, con la piccola Toro Rosso, a meno di 4 giri dalla fine opera il sorpasso che sembra ancora condannare l’inglese, sceso in 6° posizione. Massa taglia il traguardo da vincitore, nel tripudio della Torcida e del box ferrarista; alla Junçao, però, Hamilton è tornato 5°, passando un Glock lentissimo a causa delle gomme da asciutto su un asfalto sempre più bagnato. E la beffa è servita. Per un solo punto (97 a 98), è Lewis Hamilton a vincere il titolo. Per quanto riguarda Felipe, nessuno può immaginare che quella sarà l’11.esima ed ultima vittoria in carriera.

F1 GP BRASILE 2008: LA DELUSIONE PIU’ GRANDE DI FELIPE

 

Nel 2009, le modifiche regolamentari fanno emergere nuove forze in campo (Red Bull e soprattutto BrawnGP), mentre Ferrari e McLaren arrancano. La F60 non è una vettura all’altezza dell’ultimo decennio del Cavallino e i piloti, di conseguenza, fanno molta fatica. Il brasiliano ottiene i primi punti iridati solo alla quinta gara in Spagna (6°). Man mano la monoposto sembra migliorare, con Felipe che non molla più la zona punti. In Germania, al Nurburgring, arriva anche il primo podio stagionale (3°), ma il destino beffardo lo attende dietro l’angolo, materializzandosi durante la Q2 del Gran Premio d’Ungheria (25 Luglio 2009). Massa sta percorrendo, a circa 200 km/h, il tratto veloce che da curva 3 porta a curva 4, quando una molla persa dalla BrawnGP del connazionale Barrichello lo colpisce nella parte sinistra del casco, sfondandoglielo. Persa conoscenza, il brasiliano finisce dritto e contro le barriere. Un incidente che poteva avere risultanze anche fatali, ma che per fortuna si risolve con una commozione cerebrale, un taglio alla fronte ed una frattura nella zona sovra-orbitale sinistra. Per Massa, comunque, il 2009 finisce qui.

L'istantanea della tragedia sfiorata durante le qualifiche del Gran Premio d'Ungheria, con Massa tra le braccia dei soccorritori (foto da: saab92x.com)

L’istantanea della tragedia sfiorata durante le qualifiche del Gran Premio d’Ungheria, con Massa tra le braccia dei soccorritori (foto da: saab92x.com)

FELIPE MASSA, 2010-13: IL DIFFICILE RAPPORTO CON ALONSO E IL DECLINO

La Ferrari sceglie di aspettare Felipe, confermandolo per il 2010, anche se al suo fianco non c’è più Raikkonen, bensì Fernando Alonso. L’inizio sembra promettente, con il pilota paulista 2° in Barhain dietro ad Alonso, e 3° in Australia. In Malesia, nonostante chiuda 7°, si issa in vetta alla classifica. Ma è un fuoco di paglia. Tra prestazioni opache e qualche errore, Felipe manca il podio per otto gare consecutive, abbandonando presto qualsiasi velleità iridata. In Germania, Massa torna al comando di una gara, ma arriva il famoso team radio “Felipe, Fernando is faster than you“, con il quale il muretto Ferrari lo invita a lasciar passare un impaziente Alonso. Un episodio che segna irrimediabilmente sia il pilota che i rapporti con lo spagnolo. Da lì alla fine della stagione, Felipe ottiene altri due podi, chiudendo 3° sia a Monza che a Yeongam, in Corea. Alla fine i punti racimolati sono 144, punteggio che gli vale appena la 6° posizione.

F1 GP GERMANIA 2010: “FELIPE, FERNANDO IS FASTER THAN YOU”

Il 2011 è probabilmente la stagione più deludente di Massa a Maranello. Su 19 gare in calendario, Felipe arriva in zona punti in 15 occasioni, non andando però mai oltre al 5° posto, ottenuto in 6 occasioni. In qualifica, la prestazione migliore dell’anno arriva in Canada, dove ottiene il 3° tempo (6° in gara). In due occasioni, invece, il nostro centra il giro record (Australia e Ungheria). Un’annata caratterizzata anche da una singolare tendenza allo scontro con Hamilton, con il quale varie volte arriva a contatto. In classifica conferma il 6° posto, anche se con 26 punti in meno rispetto all’anno prima (118).

Anche il 2012 non parte sotto una buona stella. La F2012, soprattutto ad inizio stagione, è una macchina decisamente complicata, e solo Alonso riesce a cavarne qualcosa di buono. Come se non bastasse, delle dichiarazioni di Montezemolo e Domenicali, che mettono in dubbio il rinnovo del contratto, aumentano ulteriormente la pressione su Felipe. Nelle prime cinque gare, il brasiliano va a punti solo in Bahrain (9°); solo a Monaco riesce a qualificarsi per la Q3 (6° in gara), cogliendo poi a Silverstone (4°) il miglior piazzamento della prima metà di stagione. La seconda fase di campionato è migliore. A Spa è 5° dopo una buona rimonta; a Monza, per la prima volta, batte in qualifica Alonso (3°), chiudendo la gara ai piedi del podio (risultato replicato anche in Corea e negli States). In Giappone arriva il primo podio (2°), che mancava dal GP di Corea 2010. Questi buoni risultati gli valgono la conferma anche per il 2013. Felipe termina la stagione con un’ottima gara nel rocambolesco Gran Premio del Brasile, finendo in 3° posizione. In campionato, invece, Massa è 7° con 122 punti.

GP del Giappone 2012. Kamui Kobayashi e Felipe Massa festeggiano il podio. Al brasiliano mancava da Monza 2010 (foto da: f1fanatic.co.uk)

GP del Giappone 2012. Kamui Kobayashi e Felipe Massa festeggiano il podio. Al brasiliano mancava da Monza 2010 (foto da: f1fanatic.co.uk)

Il 2013 di Massa parte in modo positivo. In Australia è 4°, anche se diventa il pilota Ferrari con la striscia di digiuno di vittorie più lunga nella storia del Cavallino (68 gare contro le 67 di Alesi). In Malesia è in prima fila (che mancava dal GP del Bahrain 2010), ma finisce 5° a causa di un brutto start. Dopo un 6° in Cina e un 15° in Bahrain (con due forature), Felipe ottiene l’ultimo podio in Rosso (3°) a Barcellona. Segue una fase difficile del campionato, caratterizzata dai botti in fotocopia di Monaco e dal testacoda del Nurburgring, con il 6° posto in rimonta di Silverstone come miglior risultato. Da Budapest in avanti, Massa arriva a punti per 8 gare di fila, con i 4° posti nelle gare in Italia ed India come risultati più in vista. Dopo il 12° posto di Austin, Massa chiude l’avventura in Ferrari con un 6° posto ad Interlagos, a causa di un drive through comminatogli per aver tagliato troppe volte la linea di demarcazione tra la pitlane e la pista. A fine stagione, raccoglie un deludente 8° posto, con 112 punti.

Interlagos 2013. La Scuderia Ferrari saluta Felipe Massa (foto da: f1fanatic.co.uk/FOTO STUDIO COLOMBO X FERRARI)

Interlagos 2013. La Scuderia Ferrari saluta Felipe Massa (foto da: f1fanatic.co.uk/FOTO STUDIO COLOMBO X FERRARI)

FELIPE MASSA, 2014-16: SECONDA GIOVINEZZA E RITIRO

Dopo aver annunciato il 10 Settembre l’addio alla Ferrari, l’11 Novembre 2013 Massa ufficializza l’accordo con la Williams. L’inizio non è granchè. Tamponato da Kobayashi in Australia, Felipe chiude 7° sia in Malesia (dove rifiuta di lasciar strada a Bottas) che in Bahrain. Fuori dalla zona punti sia in Cina che in Spagna, è nuovamente 7° a Monaco, dove però risale dalla 16° posizione di partenza. Dopo il violento incidente con Perez all’inizio dell’ultimo giro in Canada, il brasiliano torna agli onori delle cronache in Austria, dove ottiene la 16.esima ed ultima pole della carriera, tornando a partire davanti a tutti cinque anni e mezzo dopo Interlagos 2008; in gara termina però 4°. La sfortuna torna nelle due gare successive, dove la gara di Felipe dura poche centinaia di metri: a Silverstone colpisce la Ferrari di Raikkonen, che gli attraversa la pista davanti; a Hockenheim, invece, si cappotta in seguito ad una toccata di Magnussen. Dopo un 5° posto in Ungheria ed un 13° in Belgio, Felipe torna sul podio (3°) proprio a Monza, applaudito dai suoi ex tifosi. Il finale di campionato è in crescendo per il pilota della Williams che, Sochi a parte (11°), ottiene altri due podi nelle ultime due gare, ovvero 3° in Brasile e 2° negli Emirati, terminando l’annata 7° con 134 punti.

F1 GP AUSTRIA 2014: L’ULTIMA POLE DI FELIPE

Il 2015 di Massa comincia con il 3° posto in qualifica a Melbourne, chiudendo la gara 4°. Nelle prime 9 gare della stagione, Felipe si dimostra in forma, arrivando a punti 8 volte. Il miglior risultato arriva al Red Bull Ring, dove il brasiliano chiude 3°, dopo aver tenuto dietro per molti giri la Ferrari di Vettel; in top-5 anche a Silverstone (4°) e a Shanghai (5°). Dopo un 12° posto in Ungheria e un 6° in Belgio, Felipe risale sul podio ancora a Monza (3°), in quella che sarà la sua ultima volta in carriera nei primi tre sotto la bandiera scacchi. La parte finale di campionato non gli regala molte soddisfazioni: a Singapore e ad Austin arrivano gli unici due ritiri stagionali, mentre in Brasile viene squalificato dopo aver chiuso 8° (pressione dello pneumatico anteriore destro fuori norma) e a Suzuka è appena 17°. I punti arrivano a Sochi (4° di rimonta), Città del Messico (6°) e Yas Marina (8°). Tirando le somme, Felipe ottiene il miglior piazzamento dal 2011, ovvero 6° (121 punti).

Monza 2015. Con il 3° posto, conquistato alle spalle di Hamilton e Vettel, Massa centra il suo ultimo podio della carriera (foto da: f1madness.co.za)

Monza 2015. Con il 3° posto, conquistato alle spalle di Hamilton e Vettel, Massa centra il suo ultimo podio della carriera (foto da: f1madness.co.za)

E arriviamo alla stagione appena conclusa, quella 2016. Un campionato che, parlando di Felipe Massa, è possibile suddividere in due fasi. La prima metà possiamo considerarla positiva. Il brasiliano chiude a punti 7 delle prime 8 gare, ritirandosi solo in Canada e cogliendo, come migliori risultati, due 5° posti (Australia e Russia). Questa prima fase non si chiude bene, con un mese di Luglio da dimenticare: fuori dai punti in Austria, Gran Bretagna e Ungheria, si ritira in Germania per le conseguenze di un contatto con Palmer. La seconda metà di stagione vede Massa raccogliere poco in termini di punti, in un declino che va di pari passo con quello della deludente FW38. Dopo esser tornato in top-10 a Spa (10°), nel weekend di Monza (9° al traguardo) Felipe annuncia il ritiro dalla Formula 1 a fine stagione. A Singapore e in Malesia arriva ancora fuori dalle posizioni che assegnano punti iridati, ma nelle ultime 5 gare ci riesce 4 volte (7° ad Austin e 9° in Giappone, Messico e nella sua ultima apparizione, a Yas Marina), finendo 11° nella generale (53 punti). Ma il ricordo più bello, sicuramente, è quello del bagnatissimo GP del Brasile: dopo essere finito a muro all’Arquibancadas, Massa riceve un commovente tributo dal pubblico sulle tribune e dai meccanici di Mercedes, Ferrari e Williams. Segno del rispetto che il ragazzo, ormai 35enne, si è costruito negli anni nel paddock. 

F1 GP BRASILE 2016: IL COMMOSSO SALUTO DI FELIPE ALLA SUA TORCIDA

https://youtu.be/5gXPdp27DlE

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