F1, Nico Hulkenberg: “Con le nuove ali posteriori mi sembra di avere dietro un paracadute”

Il Circus della Formula 1 è in attesa di cominciare la seconda ed ultima settimana di test. Al Montmelò di Barcellona, da martedì a venerdì prossimi, team e piloti saranno di nuovo in pista, per affinare le monoposto in attesa di impacchettare tutto e spedire armi e bagagli in direzione Melbourne dove, dal 15 al 17 Marzo, il Mondiale 2019 comincerà con il Gran Premio d’Australia.

Nico Hulkenberg, con la sua R.S.19 durante la prima sessione di test invernali 2019 di Barcellona (foto da: twitter.com/RenaultF1Team)

La prima settimana, messe da parte discutibili classifiche di competitività, ha permesso a tutti di familiarizzare con le novità previste dal regolamento tecnico 2019 in termini di aerodinamica. In particolare con ala anteriore ed ala posteriore. Se nel primo caso la semplificazione imposta non ha impedito di creare almeno due diverse correnti di pensiero, che stanno già facendo molto discutere su quale sia la più redditizia (da una parte l’interpretazione portata avanti in particolare da Ferrari ed Alfa Romeo, dall’altra quella di Mercedes e Red Bull).

Nel secondo, l’ala posteriore si presenta di dimensione maggiorata, più alta e con un DRS a sua volta di dimensioni maggiori. A margine della fine della prima sessione, Nico Hulkenberg ha espresso delle perplessità in proposito, dicendo apertamente che in rettilineo gli sembrava di avere un paracadute attaccato dietro la sua Renault R.S.19. “Abbiamo una maggiore resistenza aerodinamica a causa dell’ala posteriore più grande” – ha detto Nico a Motorsport.com – “E’ come guidare con un paracadute aperto. Sei sul rettilineo, guardi negli specchietti e vedi quell’enorme ala che, ovviamente, ha un impatto anche sulla sensazione di potenza del propulsore“.

Detto ciò, il tedesco passa a descrivere le sensazioni provate al volante della nuova nata di Enstone, con la quale si è preso il miglior tempo assoluto dei primi quattro giorni di prove. “Sinceramente, non ho avvertito una gran differenza rispetto alla monoposto 2018, contrariamente a quanto mi attendevo” – ha spiegato Hulkenberg – “Il mio peso? Bene o male in tutta la mia carriera ho sempre avuto lo stesso peso. Il mio ideale è 78 chili, quindi due sotto gli 80 richiesti da regolamento. Questa nuova imposizione ha sottratto un vantaggio ai piloti più leggeri. Adesso la situazione è più equa. Nel mio caso, però, non penso che cambi sostanzialmente la situazione“.

Gianluca Zippo

Informazioni sull'autore
Laureato in Giurisprudenza alla Federico II di Napoli. Malato di Formula 1 e calcio, seguo anche la MotoGP e la NBA.
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