Robert Kubica, pilota polacco, il prossimo 17 Marzo farà partire la sua seconda carriera in Formula 1.

Lui ha già avuto un’esperienza nella massima serie automobilistica, ma ha dovuto interrompere per un grave infortunio rimediato nel Gp di Abu Dhabi nel 2010.
Sono passati otto anni e mezzo dalla sua interruzione, un periodo immenso per la Formula 1, in cui sono cambiati tantissimi regolamenti. Una seconda partenza, dopo quella del Gp d’Ungheria nel 2006, in cui ci sarà da scoprire tutto daccapo:
“In Australia mi sentirò più come un rookie che non come un pilota che ha già fatto cinque stagioni questo perché la F1 è cambiata molto. Questo sport si è sempre evoluto e se si confrontano le vetture di inizio anni 2000 con quelle della fine, sono completamente diverse”.
Uno stimolo e una nuova avventura, che di certo porteranno nuove motivazioni nel pilota polacco. Il suo obiettivo primario è quello di ritrovare la guida naturale che aveva avuto nel 2010, sarà il primo passo per la sua nuova carriera:
“Devo lavorare sodo e non vedo l’ora che arrivi questa sfida. Al tempo stesso però voglio ritrovare quel modo naturale di guidare che avevo in passato. Quello che hai quando sei sempre in macchina e corri ogni dieci giorni. Tutto dovrebbe venire nel modo più naturale possibile”.
Sa bene cosa significa correre in questa categoria, al cospetto dei migliori, su vetture performanti. Ora non vede l’ora di dare alla pista il giusto merito delle sue prestazioni:
“Ho i piedi ben piantati a terra. So che ciò che arriverà sarà una grande sfida dal punto di vista sportivo. Essere tra i 20 piloti di F1 è un grande onore, ma anche un duro lavoro. Tutto quello che mi interessa è il mio lavoro e quello che sto facendo. Ci sarà sempre qualcuno che giudicherà in modi diversi”.