La volata iridata tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton è ovviamente il tema più gettonato ad Interlagos, insieme chiaramente allo scontro Ferrari-Red Bull derivante dai fatti di Città del Messico. Il tedesco si presenta in Brasile forte di 19 punti di margine in classifica (349 a 330), con il destino nelle proprie mani, bastandogli ancora due secondi posti con Hamilton vincitore sia domenica che negli Emirati.

John Watson, ex pilota di Formula 1 nativo di Belfast (foto da: planetf1.com)

Secondo John Watson, ex pilota di Formula 1 negli anni ’70-’80 (5 vittorie all’attivo) e attuale commentatore televisivo, entrambi gli sfidanti meriteranno l’eventuale vittoria per quanto mostrato in questa stagione. “La mia opinione è che, nell’ambito di quanto abbiamo visto, entrambi lo meritino” – sottolinea a GPUpdate.net – “La sensazione è che Lewis sia sempre più competitivo di Nico. E’ difficile da descrivere, ma Hamilton pare averne tanto di più dal punto di vista del talento“.

“Eppure, quanto fatto da Rosberg in questo 2016 è stato ottimo” – continua Watson – “E’ stato capace di massimizzare le sue qualità. Quanto accaduto in Spagna, poi, ha dimostrato a Lewis che Nico è diventato un pilota molto difficile da controllare. E’ stato in pratica uno shock per lui, come se avesse pensato all’improvviso ‘Non mi aspettavo fosse così combattivo, solitamente l’avrei spuntata io’. Entrambi saranno degni del titolo. Ci sarà sempre qualcuno che dirà che Lewis lo meriterà di più, ma Nico ha fatto chiaramente quello che doveva“.

John Watson al volante della McLaren MP4/1B, durante il Gran Premio degli Stati Uniti Ovest del 1983, a Long Beach, gara vinta con la rimonta dei record, da 22° al via a 1° (foto da: f1-history.deviantart.com)

“Se ragioniamo in percentuale, direi 51 a 49 in favore di Hamilton” – conclude il 70enne nordirlandese – “Ho sempre preferito i piloti istintivi, i combattenti. Ma qui si tratta di vincere un Campionato del Mondo, non di compiacere la stampa o John Watson. Si può vincere il titolo in vari modi. Tanti piloti, considerati leggende di questo sport, hanno vinto i mondiali perchè hanno capito come farlo, piuttosto che essere solo spettacolari e grintosi“.