Con il fallimento della Manor lo scorso Gennaio, la griglia di partenza del Mondiale 2017 vede la presenza di 20 monoposto, il numero più basso dal 2009. Ciò ha riacceso il dibattito sulle mosse da attuare per attirare nuove scuderie, in modo da rimpolpare di nuovo il campionato.
Sul punto si è espresso anche il presidente della FIA, Jean Todt: “Noi dovremo essere in grado di riempire la griglia e per farlo c’è bisogno di una diversa distribuzione dei ricavi. Questo problema, però, non riguarda la Federazione e non possiamo metterci mano. A mio parere, la Formula 1 è troppo costosa e dobbiamo agire per renderla più accessibile“.
In teoria, ci sarebbero ben 6 posti vacanti in griglia da riempire, visto che il regolamento permette massimo la partecipazione di 26 monoposto. Le ultime stagioni ad avvicinarsi a questo numero sono state quelle 2010, 2011 e 2012, quando alle scuderie si aggiunsero le varie HRT, Virgin (poi Marussia e Manor) e Lotus (poi Caterham). L’ultima volta a 26 macchine, invece, risale alla stagione 1995, o quantomeno fino al Gran Premio di Monaco di quell’anno. All’epoca, a completare la griglia, c’erano le cenerentole Forti, Pacific e Simtek; proprio quest’ultima scuderia, fondata da Nick Wirth e dall’ex presidente FIA Max Mosley, chiuse i battenti per troppi debiti.
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