Ormai è questione di un paio di mesi, forse neanche, è potremo finalmente posare i nostri occhi sulle monoposto 2017. Le rilevanti novità regolamentari dovrebbero consegnarci delle vetture, oltre che molto più veloci, decisamente più aggressive ed accattivanti dal punto di vista estetico. Raggiunto da Autosport.com, James Key, direttore tecnico della Toro Rosso, ha dato il suo parere su questa che da molti è stata definita come una rivoluzione epocale per la categoria.

James Key, direttore tecnico della Toro Rosso (foto da: auto-motor-und-sport.de)

“E’ un cambiamento molto pesante” – dice Key – “Dal punto di vista della carrozzeria, delle sospensioni e degli pneumatici, penso sia il cambiamento più rilevante che io abbia vissuto in 19 anni di Formula 1. Dal punto di vista telaistico, è quello più importante delle ultime due decadi, ancor di più del 2009 e del 2014“.

“Innanzitutto, devi compiere un’opera di ricerca enorme per capire come andranno le macchine con queste nuove regole” – continua l’ingegnere inglese – “Non c’è nessuna esperienza reale. Per tanto tempo abbiamo avuto a che fare solo con dati virtuali. Questo è un processo che si concluderà a Gennaio“.

“In secondo luogo, andremo in pista per i test invernali, per poi cominciare la stagione, con alle spalle tutto questo lavoro fino a quel momento esistente solo virtualmente” – afferma il nativo di Chelmsford – “Abbiamo iniziato il programma 2017 a Settembre 2015, per cui lavoriamo da 14 mesi. Essendo stato il regolamento rifinito a Marzo/Aprile di quest’anno, non penso che qualcuno si sia avvantaggiato troppo sugli altri“.

Key, quindi, sostiene che il team di Faenza stia lavorando a stretto contatto con la Red Bull, tornando a condividerne la PU, dopo un anno con i propulsori Ferrari. “Possiamo unire le nostre risorse ed entrambi i team sono alla ricerca di tutte le opportunità possibili. Il problema con le nuove regole è che non c’è niente da discutere, almeno fino a che non si è concluso tutto il percorso di progettazione. Quindi, per il 2017 ci sarà poco spazio per sinergie. Diverso il discorso per il 2018, quando avremo molti più elementi a disposizione. Per quanto riguarda il propulsore, torneremo a condividere lo stesso (Renault ndr) e potremo condividere tanti dati“.