Il tedesco della Mercedes analizza la sua gara, focalizzandosi sugli incontri ravvicinati con il giovane collega
Un secondo posto che, come si suol dire, “fa brodo”. Nico Rosberg conclude il back-to-back Stati Uniti-Messico con un doppio 2° posto che, se da un lato permette a Hamilton di rosicchiargli 14 dei 33 punti di vantaggio che aveva dopo Suzuka, dall’altro lo fa avvicinare ulteriormente all’obiettivo.
“Devo accettare questo risultato” – esordisce Nico – “Per com’è andata la giornata oggi, il 2° posto è un buon risultato. Lewis è stato sempre un po’ più veloce di me. Sul campionato, preferisco pensare di gara in gara, puntando a vincere in Brasile. Non voglio fare conti“.
In gara, Rosberg si è trovato un paio di volte molto vicino, forse troppo, a Max Verstappen. Innanzitutto in partenza: “Ha esagerato un po’ perché è arrivato a ruote bloccate” – spiega il tedesco – “Mi ha spinto fuoripista colpendomi davvero forte. Credevo mi avesse danneggiato la macchina ma fortunatamente non è stato così. Dopo, ho pensato che potesse arrivare a superarmi, ma guidava in modo troppo aggressivo, distruggendo le gomme. Ci ha provato una volta, arrivando troppo lungo, e sono riuscito a riprendermi la posizione“.
In conferenza stampa, a Rosberg viene chiesto cosa ne pensa del taglio di chicane di Lewis alla prima curva. Ecco la risposta di Nico: “E’ entrato in curva prima di me e ne è uscito prima di me. Quindi non c’è problema, per me è okay“.
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