E’ un paddock ad alta tensione, quello che scaturisce dalle indiscrezioni di Auto, Moto un Sport. Secondo l’autorevole giornale teutonico, ad Austin sarebbe andato in scena un vero e proprio attacco nei confronti di Max Verstappen, impegnato come gli altri nel consueto incontro con i commissari di gara.
Un briefing durato un’ora circa, e che ha visto l’olandesino oggetto del fuoco incrociato di gran parte dei suoi colleghi, stanchi del suo modo di difendersi, invocando a gran voce provvedimenti da parte di Charlie Whiting.
Ad aprire il dibattito è stato il pilota della Haas, Romain Grosjean, seguito dai ferraristi e, un po’ a sorpresa, anche da Lewis Hamilton e Fernando Alonso. In particolare, Raikkonen avrebbe parlato per ben tre minuti di fila. Queste le parole di Alonso: “Se a 300 km/h siamo molto vicini alla monoposto che ci precede, e siamo costretti ad effettuare una correzione, possiamo finire facilmente fuori pista“. Più duro Nico Hulkenberg: “Avete idea di quanto sia stretta la pista a 330 km/h?? Se sei già in frenata e l’altro pilota punta verso di te, non puoi fare nulla. Puoi andare dritto, come Lewis a Suzuka, oppure finisci a muro. Non è possibile che si decida di fare qualcosa solo dopo un grosso incidente“.
Da quel che si apprende, Verstappen sarebbe rimasto seduto e avrebbe ascoltato tutte le rimostranze senza proferire parola e senza lasciar trasparire emozioni. Intanto, però, Charlie Whiting sembra sia stato spinto da tutto ciò a muoversi, in caso di ripetizione di simili circostanze. Nel dubbio, si andrà a verificare la telemetria, ovvero una volta che si è in frenata, non si potrà più cambiare traiettoria.
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