Si accende la discussione intorno alla proposta di Federazione Internazionale e Liberty Media sul progetto di propulsori che, dal 2021, dovranno prendere il posto degli attuali. Dopo le bocciature arrivate da Mercedes (in modo esplicito tramite Toto Wolff) e Ferrari (che per ora non ha ancora rilasciato dichiarazioni), ecco che anche la Renault si schiera apertamente contro l’idea partorita dal binomio FIA-LM, e lo fa tramite l’amministratore delegato di Renault Sport F1, Cyril Abiteboul.
“A dispetto di quello che ci dicono FIA e Liberty Media, in pratica ci hanno presentato un propulsore nuovo. Una power unit con vari artifici, ma sempre di propulsore nuovo si tratta” – spiega il francese a Motorsport.com – “E’ un punto focale della discussione, che va affrontato con tempestività, poiché si rischia di aprire una nuova corsa agli armamenti mentre l’obiettivo era anche la convergenza delle prestazioni. Bisogna fare parecchia attenzione, poiché ogni qual volta si propone qualcosa di nuovo non si conoscono a fondo tutte le conseguenze che ne possono derivare“.
Abiteboul, seguendo in ciò il pensiero di Wolff, spiega come l’obiettivo di aumentare la rumorosità dei propulsori può essere raggiunto anche con quelli attuali e ben prima del 2021. “L’aumento dei giri del propulsore da 12.000 a 15.000 potrebbe tranquillamente essere operato anche con le attuali power unit, rendendone il rombo molto più gradevole” – sottolinea Abiteboul – “Per fare determinati interventi non bisogna per forza attendere il 2021. Il mondo sta cambiando rapidamente, entro il 2022, un certo numero di Case automobilistiche passerà a vetture elettriche, quindi penso che sia il momento di decidere quello che vorremo per il periodo 2021 – 2026“.
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