Il 2017 rappresenta una rivoluzione per la Formula 1. Non solo sotto l’aspetto aerodinamico, chiaramente, ma anche degli pneumatici, con il ritorno degli stessi in dimensioni maggiorate, in stile anni ’70-’80. Ovvio che ci siano dei rischi, soprattutto se le nuove monoposto non dovessero rispettare le simulazioni.
Per ovviare ad una simile eventualità, la Pirelli ha omologato anche cinque mescole cosiddette di “backup”, da usare, potremmo dire, in caso di emergenza. In proposito, ecco le parole di Mario Isola, a Motorsport.com: “Avremo le solite cinque mescole che già conosciamo, ovvero hard, medium, soft, superstoft ed ultrasoft. Si tratta di pneumatici definiti grazie ai valori forniti dai simulatori, che, pur se sempre più accurati, non riescono ancora a replicare alcuni parametri come il comportamento termico della mescola“.
“Così abbiamo omologato anche cinque mescole di backup, più simili a quelle 2016, da utilizzare nel caso in cui le prestazioni delle monoposto 2017 non dovessero essere in linea con le informazioni che ci sono state fornite” – spiega Isola – “Se per esempio le monoposto dovessero confermarsi meno performanti rispetto alle attese, sollecitando gli pneumatici meno del previsto, potrebbe rendersi necessario un utilizzo di gomme diverse, che degradano un po’ di più“.
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