Esclusiva Stadiosport , Gennaro Iezzo : “Più attenzione verso i settori giovanili. Verdi può diventare un top player. Cr7 ? Sposta gli equilibri”

In esclusiva ai microfoni di Stadiosport, Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli della rinascita e non solo, con tanti campionati alle spalle a livello professionistico, oggi è in attesa di un progetto importante che gli consenta di poter allenare. Nel corso dell’intervista, abbiamo parlato con Gennaro non soltanto dei suoi progetti futuri, ma anche del suo Napoli e sulle tematiche calcistiche attuali, partendo dai giovani, passando alle serie inferiori sempre più in difficoltà e non tutelate da parte della federazione, per poi finire alla lotta scudetto che vede la Juventus ancora più forte con l’arrivo di Cristiano Ronaldo, il quale è in grado di fare la differenza.

Ciao Gennaro, dopo un’ottima carriera vissuta tra i pali, quali sono i tuoi progetti futuri ?

” Sono alla ricerca di un progetto importante che mi dia la possibilità di intraprendere la carriera da allenatore con serietà e professionalità, ma la situazione è davvero drammatica, soprattutto nelle serie minori, dove è diventato sempre più difficile fare calcio ed essere valutati per come lavoriamo. Mi piace fare l’allenatore perché lo sento dentro, avrei potuto lavorare come preparatore dei portieri,  preferisco invece allenare essendomi tolto parecchie soddisfazioni con dei ragazzini del 2006, trasmettendogli i principi del gioco del calcio”. 

Secondo te quali sono i problemi su cui il calcio italiano deve lavorare con una certa priorità ?

“A rimetterci intanto sono sempre i giovani, che vengono mandati allo sbaraglio solo perché lo impone un regolamento, con il rischio che poi una volta che non sono più under molti di loro rischiano di non giocare più a livello professionistico, una volta invece se eri valido andavi avanti oppure restavi nelle categorie inferiori . Purtroppo la Figc non controlla i settori giovanili, dove vedo cose assurde, gestiti da esterni che non puntano su dei professionisti, ma su chi conviene a loro, senza poi considerare il fatto che ormai il tesserino per allenare  lo danno a tutti, basta che si iscrivono ai corsi. Attualmente in Italia assistiamo ad un calcio noioso, a parte il Napoli di Sarri non c’è stata nessuna squadra in grado di mostrare un bel gioco”.

In questo Napoli, non credi che serva un top player per portare un pò di entusiasmo alla piazza ?

“Io vivo a Castellammare e sento molte lamentele nei confronti della società, il Napoli lo scorso anno ha totalizzato 91 punti, ha preso un vincente come Ancelotti, ma se ci pensiamo l’arrivo alla Juventus di Cristiano Ronaldo ha spostato gli equilibri, nonostante il Napoli abbia preso dei giovani interessanti come Ruiz , Meret e Verdi, il quale può diventare un vero top player, ha ceduto Jorginho, e Ancelotti ha avuto la grande intuizione di impiegare Hamsik davanti alla difesa, avrei comunque tenuto Reina, che con la sua esperienza sarebbe stato utile, soprattutto per far crescere un giovane talento come Meret. Fin qui il Napoli sta facendo tutto sommato un mercato oculato per quelle che sono anche le possibilità, se notiamo anche l’Inter si è rafforzata parecchio ma non è ai livelli della Juventus. Al Napoli servirebbe una punta, un uomo d’area magari come Benzema o uno alla Higuain, prime punte in grado di impegnare i difensore centrali e dare profondità. Reputo difficile il ritorno di Cavani, anche perché ha un ingaggio elevato e non è una prima punta, senza comunque dimenticare che c’è Milik, il quale è stato sfortunato a causa degli infortuni subiti, ma se rapportiamo la media gol ai minuti giocati mi fa ben sperare,  ad oggi però hai la sensazione che lì in avanti ti manchi ancora il top player”.

Il presidente De Laurentiis da poco ha rilevato il Bari, pensi che possa togliere qualcosa in futuro al Napoli ?

” Assolutamente no, anche perché il Bari, il presidente De Laurentiis lo sta prendendo dalla D, quindi non c’è alcun rischio, magari può essere una buona occasione per far crescere i giovani del vivaio, mandandoli lì a giocare e contribuendo a riportare il Bari dove merita. Questo è un discorso che si può fare fino alla Serie B, poi la gente inizia ad essere più esigente come è normale che sia, sempre se poi non usciranno altre regole che ti impongono a tesserare degli under “.

Lo scorso intervistai Giacomo Zunico, il quale mi ha parlato del vostro progetto, dove siete coinvolti anche tu e Imparato, come sta andando ?

“Era un progetto da cui volevamo partire, ma poi per vari impegni ci limitiamo a fare dei camping estivi, girando per l’Italia, siamo stati ultimamente a Cosenza, l’anno prossimo saremo sia al centro che al Sud. E’una bella esperienza per i ragazzi, gli trasmettiamo la nostra esperienza in questo ruolo, le nostre sensazioni, che può trasmetterle solo chi ha fatto il portiere a certi livelli. Pensa che i ragazzi quando finisce il periodo di stage non vogliono più andarsene, comunque vengono anche ragazzi più adulti ad allenarsi, che partecipano con grande impegno e entusiasmo. E’ molto importante per un ragazzino imparare certi movimenti, che gli possono servire per crescere in questo ruolo e su questo io sono molto pignolo e meticoloso. Oggi il portiere deve essere bravo a giocare la palla anche con i piedi e questo è penalizzante, io ad esempio non ho avuto problemi perché da ragazzo giocavo trequartista, infatti il portiere ideale si deve muovere in porta da  centrocampista, ma alla fine il portiere dovrebbe solo parare e allenarsi a parare”.

Tu che vivi a Castellammare, il Napoli è attento al territorio o meglio segue i giovani talenti  locali ?

“Non molto, ma quest’anno nella squadra che alleno è stato preso un 2008, ma il Napoli non investendo molto sul settore giovanile  dovrebbe avere più attenzione, perché c’è un buon materiale umano, poi vai a vedere nei vivai di Milan, Fiorentina e Roma, ci sono tesserati tanti ragazzi napoletani. “

Nel corso della tua carriera hai giocato anche a Catania, dove hai vinto anche un campionato, sei contento del ripescaggio in B degli etnei?

“Mi fa molto piacere, Catania è una piazza importante e merita di tornare nel calcio che conta. Bisogna riformulare il campionato di Serie C, dare la possibilità a tutte di poter affrontare i costi a tutte le società, invece a parte le big di A, le altre da come stiamo purtroppo vedendo fanno davvero fatica”.

 

 

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