La UEFA sta lavorando su quattro ipotesi diverse per la ripresa di Champions League e Europa League: concludere tutte le gare con finale dopo il 15 agosto; gare secche completabili in 4 settimane; Final Four con semifinali e finali in sede unica; e, infine, Final Eight

Si deve tornare in campo, riprendere i campionati e concludersi regolarmente. Questa è la decisione della UEFA, che ha voluto dare priorità assoluta ai campionati nazionali rinviando a data da destinarsi le partite e le finali di Champions League e Europa League.
Eppure, lo stop del calcio a causa dell’emergenza sanitaria globale dovuta al pericolo di diffusione del contagio del Coronavirus, al secolo Covid-19, rischia di far collassare l’intero sistema dal punto di vista economico, soprattutto per l’assenza di introiti previsti dai diritti tv, dal botteghino e dalle sponsorizzazioni.
Per questo, la UEFA sta lavorando alacremente per salvare assolutamente anche le coppe europee, visto che la Champions League e l’Europa League garantiscono quei fondi necessari a salvaguardare il calcio dal fallimento.
Da questo punto di vista, d’altronde, il presidente Aleksandar Ceferin ha già provveduto a sospendere per un anno il Fair Play Finanziario, permettendo ai club di non presentare i propri bilanci per l’iscrizione alle prossime edizioni delle due coppe europee, ma comunque qualsiasi rosso dovrà rientrare nel break-even entro il triennio.
Detto questo, comunque, la decisione della Federcalcio del Belgio di sospendere definitivamente la Jupiler Pro League assegnando il titolo al Brugge è stata fortemente criticata dalla UEFA, che ha minacciato di escludere i club delle nazioni che attueranno tali decisioni premature dalla Champions League e dall’Europa League l’anno prossimo.
Insomma, sono solo due le opzioni possibili: si riprende a giocare o si riprende a giocare. Punto. I campionati vanno conclusi nonostante tutto, a qualsiasi costo, anche rischiando di allungare la stagione ben oltre la deadline del 30 giugno e mettendo a repentaglio la prossima stagione calcistica 2020-2021, il cui inizio potrebbe essere posticipato ad ottobre.
Riguardo la ripresa di Champions League e Europa League, la UEFA sta lavorando ad un possibile nuovo calendario, che prevederebbe la disputa delle partite in estate, dopo la conclusione dei campionati nazionali, quindi tra luglio e agosto.
Sono quattro le opzioni e le ipotesi che si stanno vagliano:
- concludere tutte le gare regolarmente con possibili finali dopo il 15 agosto
- gare secche da disputare in quattro settimane
- Final Four con semifinali e finali disputate in un’unica sede
- Final Eight
Nel primo caso, le 17 partite che mancano ancora da disputare verrebbero distribuite in 11 giorni e 6 settimane: la prima dedicata ai restanti ottavi; la seconda all’andata dei quarti; la terza al ritorno dei quarti; la quarta all’andata delle semifinali; la quinta al ritorno delle semifinali; la sesta alle finali.
In tal senso, la stagione delle coppe europee si concluderebbero dopo Ferragosto, visto che le finali verrebbero disputate probabilmente tra il 16 e il 22 agosto.
Nel secondo caso, invece, ci sarebbero semplicemente gare secche per tutti i turni, che si potrebbero disputare in solo quattro settimane.
La terza soluzione, ancora, dovrebbe comunque constare della conclusione degli ottavi e della disputa dei quarti in qualche modo, visto che non si possono scegliere arbitrariamente chi accederebbe alle semifinali e alle finali, che si giocherebbero in un’unica città e in un unico stadio.
Infine, la quarta ipotesi è quella più affascinante, visto che prevederebbe che la partecipazione delle otto qualificate ai quarti di finale, sempre però dopo la risoluzione, in qualche modo, delle partite restanti degli ottavi.