Emergenza Coronavirus, ripresa Serie A: ipotesi tamponi, maxi-ritiro e porte chiuse il 24/5 con fine a luglio
Tra le tante ipotesi che si stanno vagliando spunta anche questa: tamponi a tutti i calciatori, dirigenti e dipendenti delle squadre di Serie A, che andrebbero in un maxi-ritiro fino al termine della stagione calcistica, mentre il campionato riprenderebbe nel weekend del 24 maggio, in cui si giocherebbe a porte chiuse, e finirebbe ai primi di luglio.

Nessuno sa nulla. Questa è la premessa da cui partire per affrontare ogni discorso successivo. Il motivo è semplice: l’attuale emergenza sanitaria mondiale dovuta alla pandemia del Coronavirus è assolutamente imprevedibile.
Insomma, non è prevedibile se, quando e come le attuali restrizioni governative possano essere modificate, e nel caso come, o allentate, permettendo quindi al calcio di tornare a giocarsi, a causa delle difficoltà legate al pericolo di diffusione e contagio del Covid-19.
L’unica certezza assoluta è che la priorità resta la salute pubblica, la vita di tutti, ma le istituzioni e le organizzazioni calcistiche italiane vogliono assolutamente tornare in campo, affinché l’impatto della crisi sanitaria possa essere affrontata senza anche una crisi economica che farebbe implodere tutto il sistema.
Attualmente, il decreto legislativo del Governo impone il divieto di allenamento per tutti gli sportivi italiani fino al 13 aprile, ma è molto probabile che queste restrizioni totali possano essere prolungate fino al 2-3 maggio, se non addirittura fino al 16-17 maggio, come circola nell’ambiente politico.
Il problema, però, è che il calcio italiano non vuole o può aspettare la fine della Fase 1 e Fase 2, come sono state nominate dal Governo, e quindi la Fase 3 per tornare in campo, altrimenti le perdite economiche sarebbero esagerate e, allo stesso tempo, sarebbe difficile, se non impossibile, concludere la stagione sportiva nei tempi previsti, o comunque non troppo oltre.
La nuova idea che sta vagliando la FIGC insieme con la Lega Serie A e l’AIC però potrebbe essere la soluzione al problema.
Infatti, secondo questa nuova ipotesi, per far ripartire il prima possibile il campionato di Serie A, le istituzioni calcistiche vorrebbero garantire a tutti i calciatori, i dirigenti e i dipendenti dei club del massimo campionato italiano tamponi a tappeto, in questo modo ci sarebbe la massima sicurezza per la loro salute.
In secondo luogo, poi, i calciatori andrebbero in ritiro a gruppetti, i quali verrebbero sottoposti a altri test, messi in isolamento e, solo dopo, in caso di negatività al Coronavirus, finalmente tutti i tesserati andrebbero in un maxi-ritiro fino al termine della stagione o fino a nuove norme governative che direbbero altrimenti.
In tal senso, la ripresa della Serie A avverrebbe prima. Infatti, con questa ipotesi, gli allenamenti ricomincerebbero al massimo entro il 3 maggio e si tornerebbe in campo nel weekend del 24 maggio, quando però le partite verrebbero disputate a porte chiuse, per completare la stagione entro i primi di luglio.