La Lega Serie A starebbe vagliando l’opportunità di modificare il regolamento della Serie A per affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus, sempre in caso di ripresa: si giocherebbe solo al Centro e al Sud dell’Italia, non ci sarebbe il VAR, è possibile l’introduzione del time-out o cooling break per il caldo e, a causa delle tante partite ravvicinate, si ipotizzano ben 5 sostituzioni per squadra a partita. Riguardo le squadre del Nord: Atalanta, Brescia, Verona e Udinese giocherebbero in Emilia Romagna, mentre Milan, Inter, Juventus e Torino, Genoa e Sampdoria disputerebbero le proprie partite in Toscana, e il Cagliari nel Lazio
Quella che si appresta ad iniziare potrebbe e dovrebbe essere la settimana assolutamente decisiva per la ripresa della Serie A, attualmente sospesa per l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione e dal pericolo di contagio del Coronavirus, al secolo Covid-19.
Infatti, nei prossimi giorni è previsto il summit tra Lega Serie A, FIGC e AIC, dopo l’approvazione dei nuovi protocolli sanitaria da parte del Governo istituiti dalla Commissione Scientifica Federale, durante la quale si dovrebbe finalmente delineare il ritorno in campo tramite programma di allenamenti e screening medico.
La Fase 2 dovrebbe permettere quindi di portare a termine il campionato, ma il calendario verrà sconvolto e sarà necessario che le istituzioni calcistiche cambino alcuni regolamenti.
In tal senso, la Lega Serie A avrebbe già avanzato delle ipotesi. La prima è ovviamente giocare a porte chiuse, condizione ormai assolutamente necessaria e quasi obbligata per ridurre al minimo il pericolo di diffusione e contagio della pandemia.
Poi, ovviamente, con il nuovo calendario si giocherebbe ogni tre-quattro giorni, a causa di tanti turni infrasettimanali che possano ridurre le tempistiche e completare la stagione calcistica 2019-2020 entro 45-60 giorni.
Proprio per questo, la nuova ipotesi è ampliare a cinque le sostituzioni per ogni squadra durante ogni partita e, soprattutto, istituendo il cooling break, una sorta di time-out a metà di ogni tempo, quindi, indicativamente, intorno al minuto 22:30 del primo e al 67:30 del secondo tempo, come in estate.
Un’altra modifica del format è l’assenza del VAR e, ovviamente, il divieto di disputare le partite al Nord, praticamente tutta zona rossa e maggiormente colpita dal Coronavirus in questi mesi, obbligando le squadre settentrionali di giocare le rispettive gare al Centro e al Sud, in una sorta di mini mondiale in 3-4 città.
In tal senso, la Lega Serie A avrebbe già individuato le zone meno colpite dal virus dove poter disputare le partite, e avrebbe già delineato una sorta di collocazione di tutte le squadre in determinate zone del Centro e del Sud Italia.
In Emilia Romagna giocherebbero Atalanta, Brescia, Bologna, Parma, Sassuolo, Spal, Verona e Udinese nelle città di Bologna, Ferrara e Reggio Emilia, mentre Milan, Inter, Juventus e Torino, oltre a Genoa, Sampdoria e Fiorentina, disputerebbero le proprie partite in Toscana nelle città di Firenze, Siena e Livorno.
Il Lazio e l’Umbria ospiterebbero le partite di Roma, Lazio e Cagliari nelle città di Roma, Frosinone, Perugia e Terni, mentre il Napoli e il Lecce rimarrebbero nei rispettivi stadi San Paolo e Via del Mare, con le restanti partite di Coppa Italia che si giocherebbero all’Olimpico.
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