Emergenza Coronavirus: Claudio Lotito, presidente della Lazio, continua a sbottare sul divieto forzato di allenarsi per le squadre di Serie A. “Non capisco perché non ci facciano tornare in campo” dice il comandante in capo biancoceleste.
In una situazione delicata come quella attuale in cui il calcio è stato catalogato come settore lavorativo non indispensabile, continuano a fuoriuscire dichiarazioni e richieste banali da parte di chi, più di chiunque altro, dovrebbe comprendere la gravità dell’emergenza e tenere la bocca chiusa.
Si dovrebbe parlare di meno e rispettare di più le disposizioni di chi, in materia sanitaria, è più competente di noi. Si dovrebbe, già. Eppure, nonostante la delicata situazione, nonostante il Coronavirus abbia mietuto e continui a mietere vittime, la necessità di qualcuno continua ad essere inspiegabilmente quella di far tornare in campo i propri giocatori.
Una necessità, considerata discutibile da più parti, che è stata messa in campo da chi, nonostante il momento, riesce, non si sa come, a pensare esclusivamente ai propri interessi. Molti, difronte alle dichiarazioni recenti e meno recenti di Lotito, si sono chiesti: “ma se la Lazio fosse stata decima, undicesima o in zona retrocessione saremmo stati davvero qui a parlare di tutto ciò?”. Noi non possiamo, o meglio, non vogliamo rispondere a questa domanda quindi lasciamo ai posteri l’ardua sentenza.
Emergenza Coronavirus: Lotito sulla questione allenamenti e l’affidabilità di Formello
Il presidente biancocelste, ergendosi al di sopra di medici, virologi, epidemiologi ed infermieri ha espresso quindi il suo disappunto sul perché le squadre non possano ancora tornare in campo:
Non capisco per quale motivo un atleta, monitorato ventiquattro ore al giorno da grandi professionisti, non possa allenarsi: con questo impedimento vengono recati dei danni a delle persone che sono abituate a lavorare in un certo modo. Gli allenamenti potrebbero essere effettuati con dei controlli costanti medianti analisi, screening e tamponi, all’interno di un centro sportivo, come quello di Formello, sanificato nel migliore dei modi. Gli atleti potrebbero allenarsi all’aria aperta e non capisco, a livello scientifico, quale possa essere la controindicazione di tale protocollo: non verrebbe assolutamente minata la salute delle persone che circondano gli atleti stessi.
Continuando, il comandante in capo dei capitolini ha poi sottolineato l’efficienza del centro d’allenamento di Formello:
Il nostro Centro Sportivo è tra i più grandi in Italia ed è dei più organizzati in assoluto, anche a livello di sanificazione. Il mio personale sta lavorando ogni giorno negli ospedali a stretto contatto con il Covid-19: nonostante ciò si continua a lavorare e non è stato registrato alcun contagio. Nelle strutture a cui sto facendo riferimento vengono utilizzate delle mascherine FFP3 e sono state portate anche a Formello. Test sierologici, invece, sono pervenuti dalla Cina ed, insieme a ciò, abbiamo acquistato anche degli occhiali per evitare un contagio tramite le cavità oculari. La Lazio sarà ancora rispettosa delle norme, ma non ci sono basi scientifiche che impediscano agli atleti di allenarsi.
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