Emergenza Coronavirus, Liga: ripresa allenamenti dal 4 maggio

Il Governo spagnolo ha dato l’ok alla ripartenza della Liga. Un protocollo suddiviso in 4 fasi, che partirà dagli allenamenti individuali e terminerà con l’inizio del campionato. “Il calcio in Spagna è un fattore determinante per l’economia”, ha affermato Javier Tebas

Logo uffiale della Liga, immagine del profilo della pagina “Facebook” ufficiale della Liga

Il calcio fa il conto alla rovescia per la ripresa dei campionati, dopo lo stop causato dalla pandemia del Coronavirus. I vari Paesi si stanno organizzando per far tornare ad allenare le squadre, ferme ormai da diverso tempo.

A proposito di questo aspetto, dalla Spagna è arrivato un momento di svolta. La Liga, infatti, ha avuto l’ok per la ripresa degli allenamenti individuali dei calciatori dal 4 maggio. Ad annunciarlo è stato il Premier spagnolo Pedro Sanchez, comunicando che tale decisione è basata sul protocollo che il Consiglio Superiore dello Sport ha inviato al ministero della Salute

In particolare, sono previste quattro fasi che accompagneranno la ripresa del massimo campionato spagnolo, partendo proprio dagli allenamenti.

Prima fase: parte dal 4 maggio. Tutti i calciatori dovranno sottoporsi ai test medici da effettuare prima del loro ingresso nei vari centri sportivi. Successivamente a questo, potrà iniziare il loro lavoro di allenamento individuale.

Seconda fase: parte dal 18 maggio. Precisamente due settimane dopo la prima fase, saranno consentiti gli allenamenti a gruppi. Questi, saranno composti da massimo 6 giocatori, per aumentare poi gradualmente.

Terza fase: parte dal 1 giugno. Riguarda gli allenamenti di gruppo a pieno organico, con l’intera squadra in ritiro. Su questo ancora non c’è l’accordo con l’assocalciatori, ma è molto probabile una decisione comune su questa data.

Quarta fase: parte dal 5 o 12 giugno. Riguarda la ripresa vera e propria del campionato. Avverrà rigorosamente a porte chiuse, senza la presenza del pubblico sugli spalti.

Il presidente della Liga Javier Tebas, si è detto convinto che una ripresa a porte chiuse con le giuste precauzioni non causerà alcun problema. “Se a importanti settori dell’economia non fosse data la possibilità di ripartire, in una modalità sicura e controllata, potrebbero scomparire”, ha dichiarato Tebas. Ha affermato che in Spagna il calcio è un fattore determinante nell’economia nazionale ed è un dovere morale favorirne la ripartenza.