Il Sottosegretario alla Salute, cioè Sandra Zampa, ha rivelato che il Governo ha aperto alla ripresa della Serie A, ma il Comitato Tecnico Scientifico ha bocciato il modello Bundesliga, perché troppo rischioso, e starebbe creando un nuovo modello applicabile dalla FIGC, che potrebbe chiamarsi modello italiano, per il quale le squadre sarebbero in completa clausura
Bisognerà arrivare al 18 maggio per capire se questa Fase 2 porterà davvero a risultati positivi. Solo dopo, infatti, il Governo prenderà una decisione definitiva sull’ipotetica ripresa della Serie A.
Sì, perché l’incontro di ieri tra la FIGC e il Comitato Tecnico Scientifico è stato interlocutorio, ma non fallimentare, visto che almeno si è presa la prima decisione: bocciare il modello tedesco della Bundesliga.
La mediazione tra le parti continuerà nei prossimi giorni, ma per la ripresa del calcio bisognerà creare un nuovo modello per garantire la sicurezza degli atleti e affrontare al meglio l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione e al pericolo di contagio del Coronavirus, al secolo Covid-19.
Infatti, l’obiettivo è riaprire in sicurezza, riprendere il campionato senza il rischio di un nuovo stop, soprattutto dopo che i primi test sierologici hanno evidenziato ben 10 casi di positività con il ritorno agli allenamenti.
A definire le linee guida del cosiddetto modello italiano è stato il Sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, che ha rivelato come il Governo abbia aperto alla ripresa della Serie A e, soprattutto, sull’esito del lavoro svolto tra le parti.
Come ha detto Zampa, si sta andando verso la soluzione, verso il via libera, che potrà avvenire solo con una sorta di clausura delle squadre, qualora gli esami medici, che verranno effettuati fra quindici giorni, dovessero dare i giusti esiti.
Infatti, il problema posto da Zampa è tenere sotto controllo l’epidemia, tutelando tutte le persone coinvolte nel mondo del calcio, affinché esse possano rimanere negativi.
Così, la soluzione è che tutta la squadra, l’allenatore e lo staff rimangano in ritiro, una volta entrati nel centro sportivo ad negativo e comincino gli allenamenti di squadra.
Poi, dopo quindici giorni ci saranno i dati epidemiologici che, qualora risultassero negativi, dovranno portare alla seconda fase, cioè tutti entrano sani e devono rimanere sani.
Proprio per questo è stato bocciato il modello tedesco per la ripresa della Bundesliga, che ha già fatto registrare ben dieci casi di positività e che potrebbe portare a conseguenza disastrose, non solo con lo stop definitivo, ma alla salute degli atleti.
Insomma, il Governo ha aperto le porte alla ripresa dei campionati, ma solo e sempre in sicurezza, preservando la salute e il benessere degli atleti e solo con il benestare del Comitato Tecnico Scientifico.
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