Roma, il primo enigma di Gasperini: Dybala o Soulé? Il ballottaggio sulla trequarti agita il ritiro giallorosso
La nuova Roma targata Gian Piero Gasperini ha iniziato il ritiro estivo con un’ottima notizia: Paulo Dybala è già in piena forma. L’argentino si allena regolarmente con il gruppo e punta a essere protagonista già dalla prima giornata di campionato, il 23 agosto contro il Bologna. Ma questo ritorno anticipato apre subito un nodo tattico tutt’altro che secondario: chi sarà il titolare sulla trequarti destra, Dybala o Matias Soulé?

Nel 3-4-2-1 disegnato da Gasperini, infatti, entrambi i talenti occupano idealmente lo stesso ruolo di trequartista di destra. Da un lato c’è l’esperienza, la visione e la qualità di Dybala, autentico faro tecnico della squadra. Dall’altro, la freschezza atletica e il dinamismo di Soulé, una delle grandi rivelazioni dell’ultima stagione e desideroso di imporsi anche in una big come la Roma.
Dybala favorito, ma Soulé non molla: confronto tra stili e caratteristiche
Al momento, La Joya appare in vantaggio. È abituato a giocare nello stretto, ha sempre ricoperto con efficacia quel ruolo da sottopunta e conosce bene le dinamiche di gioco tra le linee. Al contrario, Soulé ha brillato soprattutto in un ruolo più aperto, da esterno puro, e per adattarsi al sistema di Gasperini dovrà modificare alcune abitudini: dovrà accentrarsi di più, evitare di invadere lo spazio del quinto di fascia e imparare a giocare maggiormente nel traffico.

Questa fase di transizione tattica non sarà semplice, ma lo staff giallorosso è convinto che il talento argentino possa crescere anche in un ruolo più interno, con i giusti tempi e con il supporto del tecnico piemontese.
Due fantasisti, una sola maglia? C’è anche l’ipotesi del doppio impiego
E se Gasperini decidesse di non rinunciare a nessuno dei due? In questo caso, una soluzione percorribile potrebbe essere quella di spostare Dybala come falso nove, un’idea già messa in pratica a Bergamo con De Ketelaere e che l’ex Palermo ha già sperimentato agli inizi della sua carriera. Ma questa opzione comporta anche dei compromessi: la Roma perderebbe intensità nella pressione alta, un principio fondamentale nel calcio di Gasperini.
Altra ipotesi, quella di dirottare uno dei due sulla fascia sinistra, anche se non è semplice trovare l’equilibrio perfetto in termini di pressing, coperture e meccanismi offensivi. Inoltre, Soulé non convince da esterno a tutta fascia, ruolo in cui era stato impiegato da Ranieri ma senza brillare.
Verso Roma-Bologna: decisione ancora aperta, ma le gerarchie iniziano a delinearsi
A oggi, il piano sembra essere quello di affidare a Dybala la titolarità iniziale, sfruttando la sua esperienza e la sua capacità di risolvere le partite anche con una sola giocata. Soulé, però, è destinato a ritagliarsi un ruolo importante nel corso della stagione, grazie alla sua energia e alla volontà di apprendere un nuovo modo di stare in campo.
Il duello tecnico è lanciato e sarà uno dei temi più interessanti della nuova Roma di Gasperini. Le prossime settimane di lavoro a Trigoria serviranno per definire le gerarchie e testare le varie soluzioni. Intanto, il tecnico sorride: avere due talenti del genere in forma e motivati è un lusso che poche squadre possono permettersi.
Ecco la tabella comparativa tra le stagioni 2024/25 di Matías Soulé e Paulo Dybala alla Roma:
Statistica | Matías Soulé | Paulo Dybala |
---|---|---|
Presenze | 38 | 36 |
Gol | 5 | 8 |
Assist | 5 | 4 |
Minuti giocati | 2.710 | 1.417 |
Analisi e giudizio
Matías Soulé ha disputato una stagione più continua, con più presenze e minutaggio. Sebbene abbia prodotto meno gol e meno assist, ha tentato più dribbling riusciti e si è dimostrato più dinamico e propositivo nel gioco offensivo. La sua tenuta fisica è stata superiore, aspetto importante per un allenatore come Gasperini che richiede intensità e continuità.
Dybala, pur con meno minuti, ha confermato la sua qualità con una buona media gol/minuti, ma ha vissuto ancora una volta una stagione condizionata da problemi fisici. La sua classe resta indiscutibile, ma non sempre riesce ad essere presente quando conta.