Dybala furioso: litiga con Paratici alla fine di Crotone-Juventus

Il Dybala furioso: non è la riedizione in chiave moderna del celebre poema epico cavalleresco dell’Ariosto, ma lo stato d’animo di un campione che si vede improvvisamente spinto ai margini di una squadra della quale era la stella più apprezzata, e che dunque mostra segni di insofferenza. È successo tutto ieri, nel ventre oscuro dell’Ezio Scida, lo stadio che ha visto una nuova battuta d’arresto per la Juventus, fermata sul pari anche dal Crotone, e che ora vede il Milan scappare a +4. Scintille, così è stato scritto, quelle tra Dybala e il direttore sportivo bianconero, Fabio Paratici, dopo che la “joya” è stata lasciata ancora una volta ad opacizzarsi in panchina mentre la luce dei riflettori se la prendevano un Federico Chiesa croce (espulsione) e delizia (assist) della partita, un Morata già decisivo e andato in gol e i giovani (vedi Portanova), materiale grezzo per il quale Pirlo stravede.

E Dybala? Dimenticato, quasi fosse l’ultima ruota del carro. Pare strano che l’argentino, seppur reduce da un infortunio patito ad inizio agosto contro il Lione, non sia ancora riuscito a trovare ancora spazio tra le file dei piemontesi. Zero minuti per lui in stagione e la percezione di quel numero 10 che si fa sempre più sbiadita ogni domenica che passa. Una terza panchina consecutiva che suona come un vero e proprio allarme e fa scattare subito mille interrogativi sul rapporto tra Dybala e Pirlo, nuovo timoniere juventino: non è, per caso, che “La Joya” non soddisfi il “Maestro”? Ipotesi remota, proprio ora che la squadra sembra voler passare all’attacco a due, più congegnale alle caratteristiche di Paulo. Vista l’insistenza con la quale Pirlo ha chiesto l’innesto di Chiesa, però, può darsi davvero che lo spazio per Dybala si restringa notevolmente.

Dybala Juventus
Fonte immagine: Calcioweb.eu

Fosse così, per l’argentino si riaprirebbero le porte del mercato: dalla Francia (PSG), alla Premier (United), tanti sarebbero i club interessati. Paratici trema e prova ad accelerare i tempi per il rinnovo del contratto (scadenza nel 2022): basterà per convincerlo a restare a Torino?