
Antonio Conte ha parlato di “energia positiva” per descrivere la vittoria del Napoli contro il Qarabag in Champions League, un successo che arriva in un momento cruciale della stagione, segnato da risultati altalenanti e da un’emergenza infortuni sempre più pesante. Dopo il 3-1 all’Atalanta in Serie A, il 2-0 al Qarabag sembra confermare la svolta, non solo dal punto di vista del gioco, ma soprattutto dell’atteggiamento.
Conte ha voluto sottolineare il clima speciale vissuto al Maradona, nel giorno del quinto anniversario della scomparsa di Diego Armando Maradona. Il tecnico ha aspettato il triplice fischio per abbracciare i suoi giocatori al centrocampo, in un’immagine che ha simboleggiato unità, partecipazione e senso di appartenenza.
“Era una serata speciale. Maradona rappresenta qualcosa che si capisce solo vivendo qui. C’era energia positiva nello stadio, noi l’abbiamo data e ricevuta”, ha dichiarato l’allenatore a Sky Sport.
Energia ritrovata e risposta alla crisi
Solo due settimane fa, dopo la sconfitta con il Bologna, Conte aveva parlato di squadra “morta”, denunciando mancanza di intensità e spirito. Oggi, il messaggio è diverso, improntato sulla responsabilità collettiva.
“Napoli non era morto. Si tratta di lavorare e dare sempre tutto. Possiamo vincere o perdere, ma i giocatori devono dare tutto ogni volta”, ha spiegato.
Il Napoli ha battuto un Qarabag tutt’altro che semplice, capace in questa Champions di fermare il Chelsea sul 2-2 e di battere Benfica e Copenhagen. Contro gli azeri, protagonista ancora una volta Scott McTominay, autore di un colpo di testa e di una rovesciata deviata da Jankovic, entrambi decisivi per aprire la partita.
L’emergenza infortuni si allarga
Conte ha però ammesso che la situazione della rosa è complicata. L’ultimo stop è quello di Miguel Gutiérrez, fermato da una distorsione in allenamento, unita alle assenze già note di Anguissa, Billy Gilmour, De Bruyne, Spinazzola e Lukaku.
“Eravamo in una situazione difficile: sette giocatori in panchina, due portieri e due ragazzi giovani. Se non hai alternative, devi trovare soluzioni diverse, con il rischio di sovraccaricare gli stessi giocatori”, ha sottolineato l’allenatore.
Su Spinazzola però arriva una piccola speranza: “Oggi è la prima volta che non ha sentito dolore agli adduttori. Spero che giovedì possa allenarsi con noi”.
Conte e il concetto di energia
L’allenatore ha spiegato meglio cosa intendeva quando, dopo Bologna, aveva parlato di energia sbagliata.
“L’energia è fondamentale. Devo essere io il primo ad averla per passarla alla squadra. A Bologna forse non stavo trasmettendo l’energia che volevo. Quando siamo in emergenza, il livello di responsabilità cresce. Bisogna aiutarsi, soffrire insieme, avere un obiettivo comune.”
Conte ha chiuso con una frase che rispecchia perfettamente il suo stile:
“Stasera ce la godiamo, ma da domani ci mettiamo il casco e torniamo in battaglia.”


