Alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana contro il Bologna, il tecnico del Napoli Antonio Conte ha ribadito il valore del campo come unico giudice, sottolineando come il nuovo formato della competizione abbia alzato ulteriormente il livello di difficoltà e prestigio del trofeo.
Il nuovo formato della Supercoppa aumenta la posta in gioco
Intervenuto ai microfoni di Sport Mediaset, con dichiarazioni riportate da TuttoMercatoWeb, Conte ha spiegato come la rinnovata struttura della Supercoppa Italiana renda il percorso verso la vittoria ancora più complesso.
Secondo l’allenatore azzurro, l’introduzione della semifinale prima dell’atto conclusivo cambia radicalmente il peso del trofeo, trasformandolo in una competizione che richiede continuità, concentrazione e gestione delle energie su più partite decisive.
Per Conte, la sentenza finale deve arrivare sempre dal terreno di gioco. È lì che si misura il reale valore di una squadra, indipendentemente dal formato o dal contesto.
Preparare una finale da allenatore e da ex calciatore
Conte ha poi riflettuto sulle differenze tra vivere una finale da calciatore e affrontarla da allenatore. Oggi la preparazione passa attraverso un lavoro più articolato, fatto di analisi video, studio dell’avversario e allenamenti mirati.
Se in campo era soprattutto una questione di mettere le proprie qualità al servizio dell’idea di gioco, dalla panchina il peso delle responsabilità è decisamente maggiore. Ogni scelta, dalla formazione alle sostituzioni, può incidere in modo determinante sull’esito della partita.
La visione di Conte per il Napoli
Parlando del progetto Napoli, Conte ha ricordato il messaggio lanciato fin dal suo arrivo. Una piazza come Napoli merita una squadra capace di essere competitiva ogni anno, di lottare per i trofei e di creare problemi a chiunque.
La vittoria dello Scudetto nella scorsa stagione ha rappresentato un’accelerazione improvvisa e in parte inattesa, mentre l’obiettivo attuale è quello di dare continuità al percorso, costruendo basi solide che possano durare nel tempo, sia in campionato sia nelle coppe.
Rigori e gestione della pressione
In una finale, anche i rigori possono diventare decisivi. Conte ha spiegato che le scelte vengono fatte valutando chi calcia meglio in allenamento, spesso confrontandosi direttamente con i giocatori. Tuttavia, la pressione della partita può cambiare tutto, e non sempre chi è impeccabile durante la settimana riesce a ripetersi nel momento decisivo.
L’esperienza nelle finali e il peso dei trofei
Conte ha infine offerto una riflessione più ampia sul significato delle finali. Arrivarci è già un traguardo complesso, ma ciò che resta, a fine carriera, sono soprattutto i trofei vinti.
L’allenatore ha ricordato come, accanto ai tanti successi, abbia vissuto anche diverse sconfitte in finali importanti. Proprio quelle delusioni, secondo Conte, gli hanno lasciato un bagaglio interiore che spesso non viene compreso dall’esterno, ma che contribuisce a forgiare il carattere e l’approccio alle sfide decisive.