Ad appena sei mesi dal cambio di proprietà, il Milan potrebbe essere nuovamente in vendita.
L’indiscrezione riportata da alcuni giornali, come il Primato Nazionale, avrebbe del clamoroso: la proprietà cinese, nella persona di Yonghong Li, avrebbe offerto il Milan al suo vecchio proprietario, Silvio Berlusconi.
I motivi? I risultati deludenti, i ricavi non soddisfacenti, il rischio di non centrare nemmeno l’obiettivo minimo del quarto posto, ovvero di tornare in Champions League con tutti i relativi introiti derivanti dal cammino europeo, dopo un’imponente campagna estiva di rafforzamento giocata proprio sul ritorno del Milan nell’Europa che conta.
Tutti questi elementi avrebbero convinto Li a riflettere sul futuro del Milan, acquistato appena pochi mesi fa per 740 milioni di euro, frutto di un investimento importante del finanziere cinese ma anche di debiti. Per il momento Berlusconi avrebbe rifiutato la proposta di Li, nonostante il suo affetto per i colori rossoneri e per la nostalgia per le tante vittorie alla guida del club, anche perché con l’attuale situazione debitoria del club comprare o ricomprare il Milan rischia di essere un investimento “pericoloso” per chiunque.
Il futuro sempre più incerto del Milan non giova al momento critico della squadra di Montella che sta rendendo ben al di sotto delle aspettative e che, nella partita di domani contro il Chievo, è chiamata ad una prova di orgoglio per risollevare una classifica che al momento vede i rossoneri con un ritardo di 9 punti rispetto al quarto posto occupato dalla Lazio, di 10 punti rispetto ai cugini dell’Inter e di 12 punti rispetto al Napoli capolista.
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