
Alla vigilia di una sfida che vale una stagione, Giorgio Chiellini si presenta davanti alle telecamere con la lucidità del dirigente, ma anche con il trasporto emotivo dell’ex capitano. La Juventus si gioca tutto contro il Pafos: stessi punti in classifica, stesso equilibrio, stesso rischio concreto di un fallimento europeo.
È una serata che non ammette errori. E Chiellini lo ribadisce con assoluta fermezza. “È un match decisivo. Rispettiamo il Pafos, ma dobbiamo vincere, non abbiamo alternative”, dice con un sorriso che nasconde la tensione. Gli chiedono se vorrebbe tornare in campo in una partita così. Lui ride, ma solo per un attimo: “I miei polpacci non sono d’accordo”.
Dietro l’ironia però c’è la consapevolezza del momento. La Juve ha bisogno di una scossa dopo la caduta con il Napoli, una sconfitta che ha lasciato più rimpianti per il modo in cui è arrivata che per il punteggio. E Chiellini non lo nasconde: “Il rimpianto non è solo il risultato, ma come ci siamo arrivati”.
Negli ultimi giorni Spalletti è stato criticato per le scelte tattiche in quella gara. Il tecnico ha ammesso di aver sbagliato, ma per Chiellini è parte del percorso. “Luciano ha parlato nello stesso modo sia alla stampa che ai giocatori. Li ha spronati, perché è chiaro che tutti dobbiamo dare di più”. Una visione in sintonia con lo spogliatoio, secondo il dirigente, e un messaggio che dentro la Continassa è stato recepito.
Il club, nonostante la scelta di offrirgli un contratto solo fino a giugno, sembra puntare davvero su Spalletti. Chiellini lo dice chiaramente: per lui il tecnico non è una soluzione temporanea. “Io lo vedo qui a lungo termine. Non penso solo alla scadenza di giugno. Ha subito creato un legame forte con la squadra, si vede che c’è sintonia. Quando i giocatori fanno ciò che chiede, le cose funzionano. Manca continuità, siamo un cantiere aperto, ma c’è fiducia totale”.
Spalletti però non è l’unico uomo sotto i riflettori. C’è anche il nome più atteso della serata: Edon Zhegrova, al primo vero impiego dal primo minuto dopo quasi un anno di stop. “Sapevamo che avrebbe fatto fatica all’inizio, ma adesso sta meglio e in allenamento si vede qualcosa di speciale. Ha una mezz’ora nelle gambe, forse qualcosina in più. L’importante è che riesca a portare in campo fin da subito l’impatto che ha avuto finora negli ultimi quindici minuti”.
Per Chiellini il futuro della Juventus passa da stasera. Passa dalle scelte di Spalletti, dalla crescita dei nuovi arrivi, dalla capacità di reagire quando il peso delle responsabilità diventa soffocante. E soprattutto passa da una vittoria che non può mancare.
Non è una partita come le altre. È una sentenza anticipata. E alla Juve lo sanno tutti. Chiellini incluso.


