Cessione Milan: il closing entro il 15 luglio

Il presidente Silvio Berlusconi è ad un passo dalla storica decisione di accettare la proposta della cordata cinese: ecco tutti i dettagli 

CALCIO: BERLUSCONI, HO DETTO A GALLIANI DI NON DIMETTERSIUNICO RISCHIO PER MILAN E' VEDERSI ASSEGNATI DUE SCUDETTILa farsa è ormai finita, almeno per ciò che concerne la scelta tecnica della squadra. Il Milan ha scelto Vincenzo Montella, che ha firmato un contratto biennale da 2,3 milioni di euro netti a stagione, tra l’altro riuscendo a convincere anche la Sampdoria a lasciarlo andare senza il pagamento della clausola rescissoria da 1,2 milioni di euro presente nel contratto. 

I rossoneri sono riusciti a convincere i liguri grazie al risparmio dei quasi 8 milioni di euro lordi fino al 2018 sull’ingaggio anche dello staff di Montella. Infatti, il tecnico napoletano porterà con sé a Milano anche il suo secondo Daniele Russo, il collaboratore Nicola Caccia, il preparatore Emanuele Marra e il match analyst Simone Montanaro

corr-5Ora, però, è giunto il momento per il Milan di dedicarsi una volta e per tutte alla cessione del club alla cordata cino-americana guidata dall’advisor Salvatore Galatioto. D’altronde, la scelta di Montella è stata presa dall’ad Adriano Galliani e dal braccio destro dell’advisor, Nicholas Gancikoff, il rappresentante della cordata cinese destinato ad un ruolo di rilievo nel nuovo corso. Quasi una vera e propria imposizione al presidente Silvio Berlusconi, che ha provato in tutti i modi di vincere questa sfida intestina puntando ancora su Cristian Brocchi, quindi scaricato. 

Per la prima volta dopo tantissimi anni, Berlusconi sembra davvero ad un passo dall’accettare la proposta della cordata cinese, nella quale dovrebbero esserci, tra gli altri, anche sia Robin Li, proprietario del motore di ricerca Baidu, e i vertici del colosso immobiliare Evergrande. Ancora incerti gli altri nomi che costituiscono la cordata, ma gli imprenditori non sono più di 4-5. Si fanno i nomi del gruppo statale Kweichow Moutai, un immobiliarista e un gruppo del retail. 

La grande novità è la data del possibile closing. Infatti, seppur il contratto di esclusività a trattare scade il 30 giugno, non ci dovrebbe essere la firma sui contratti preliminari, ma direttamente il closing definitivo, che potrebbe avvenire entro e non oltre il 15 di luglio. Fondamentale, in tal senso, la volontà di Fininvest, che ha accettato anche la proposta da parte dei cinesi di cessione non più del 70%, ma dell’80% per circa 350 milioni di euro, più 200 milioni di euro per il ripianamento dei debiti societari e altri 100 milioni di euro per l’incremento e la ricapitalizzazione della società.

Inoltre, il restante 20% della società, che rimarrebbe almeno per altri 2-3 anni di proprietà di Berlusconi, sarà valutato di più rispetto al corrispettivo della quota di cessione, così da permettere al presidente, che resterebbe alla guida della società ricoprendo il ruolo di presidente onorario, di avere ancora un certo potere. E, indiscrezione ancora più importante, i cinesi hanno accettato anche la condizione imposta da Berlusconi di stanziare ben 400 milioni di euro da investire sul mercato per rinforzare il Milan in 4-5 anni. 

evento01_5L’annuncio della firma sarà ritardato fino a metà luglio anche perché Berlusconi vuole gestire personalmente la vendita dal punto di vista mediatico, quindi dopo le dimissioni dall’ospedale San Raffaele di Milano, e, soprattutto, decidere gli impegni delle parti per il periodo di transizione, cioè quello che intercorrerà tra il signing e il closing. Nella nuova governance, guidata dall’attuale presidente per i prossimi 2-3 anni, fino alla cessione definitiva del 100% delle quote, saranno Galliani e Gancikoff gli uomini che gestiranno la società sul mercato e dal punto di vista commerciale. 

Benito Letizia

Informazioni sull'autore
Direttore di Stadiosport. Giornalista Pubblicista, Laureato in Lettere Moderne e Filologia Moderna presso l’Università Federico II di Napoli. "Il calcio è vita".
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