Una nuova intercettazione portata alla luce dal Corriere della Sera rivela di un accordo tra il legale della Juventus e l’Università di Perugia per accelerare i tempi dell’esame. Inizialmente previsto per il 22 Settembre, la prova sarebbe stata anticipata al 17.
La notizia della truffa dell’esame di italiano sostenuto da Luis Suarez ha avuto un grande eco in tutta Italia e la Guardia di Finanza di Perugia sta analizzando la situazione. Quest’oggi la vicenda si arricchita con un’altra novità, o meglio un’altra intercettazione rivelata dal Corriere della Sera.
Secondo quanto scritto da Florenza Sarzanini sul noto quotidiano, questa intercettazione riguarda l’avvocatessa Maria Turco, legale della Juventus, ed il direttore generale dell’Università di Perugia Simone Olivieri. In questa telefonata, le due parti avrebbero trovato un accordo per velocizzare i tempi dell’esame di Suarez.
Inizialmente, il calciatore uruguaiano avrebbe dovuto sostenere l’esame il 22 Settembre, ma la legale della Juventus avrebbe chiesto di velocizzare il tutto. In cambio, la Turco avrebbe promesso di portare altri stranieri all’università per sostenere la prova.
Al momento la Juventus non è indagata, come sottolineato anche dal colonnello Sergio Sarri, ma la posizione rischia di aggravarsi. Tuttavia, gli unici rischi per la Juventus sarebbero solo a livello di immagine ed economico.
Dal punto di vista sportivo, il club bianconero rischia quasi nulla perché Suarez alla fine non è divenuto un suo tesserato. Intervenuto ad Eurosport, l’avvocato esperto in Diritto Internazionale dello studio legale milanese LCA Federico Venturi Ferrioloha spiegato come sia impossibile ci siano sanzioni a livello sportivo.
L’avvocato ha anche spiegato come questa situazione presa in esame non possa essere collegata a livello sportivo: “Gli illeciti presi in esame non sono collegabili al codice di giustizia sportiva e, dunque, io non vedo nessuna possibilità di coinvolgimento dal punto di vista disciplinare. Ci sono casi di responsabilità oggettiva penale che sfociano anche nella normativa sportiva e estendibili al club, ma non è questo il caso“.
Dal punto di vista penale, invece, i danni sarebbero solo dal punto di vista dell’immagine. Ad asserire ciò è stato l’avvocato Paolo Erik Liedholm, penalista dello studio legale LCA, intervistato sempre da Eurosport: “Dal punto di vista penale, nulla. Gli eventuali indagati appartenenti all’azienda sarebbero coinvolti a titolo personale. Quindi la Juventus non sarebbe toccata, a parte ovviamente le ipotizzabili ricadute d’immagine”
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