
Il futuro di Hakan Calhanoglu è tornato a infiammare le cronache di mercato. Dopo settimane di apparente calma, il Fenerbahçe è pronto a lanciare l’assalto per riportare in patria il regista dell’Inter e capitano della nazionale turca, già corteggiato nei giorni scorsi anche dal Galatasaray. A pochi giorni dall’inizio del ritiro nerazzurro, si entra nella fase decisiva: servirà un segnale chiaro, da una parte o dall’altra.
L’offerta del Fenerbahçe non basta: l’Inter resiste
Secondo le ultime indiscrezioni da Istanbul, il Fenerbahçe avrebbe pronta un’offerta da circa 20 milioni di euro, cifra che però non si avvicina ai 30 richiesti dall’Inter. A questa somma andrebbero aggiunti i 10 milioni netti di ingaggio richiesti dal giocatore. Un’operazione che richiederebbe uno sforzo economico enorme per il club turco, attualmente concentrato anche su altre piste, come quella che porta a Anderson Talisca, in uscita dall’Al-Nassr.
Nonostante l’interesse sempre più concreto, a Milano non sono ancora arrivate comunicazioni ufficiali né da parte del giocatore né dal suo entourage. La dirigenza interista continua a considerare Calhanoglu parte integrante del progetto tecnico e si aspetta un chiarimento definitivo già entro il weekend.
Mercoledì il ritorno alla Pinetina: sarà faccia a faccia
Calhanoglu è atteso mercoledì alla Pinetina, dove potrebbe sottoporsi ai controlli medici al polpaccio dopo aver saltato il Mondiale per club ed essere rientrato in anticipo dalla tournée negli Stati Uniti. Lì avverrà il confronto diretto con Cristian Chivu, che vuole iniziare il nuovo ciclo con certezze e una rosa definita. Il tecnico romeno ha già impostato la nuova Inter attorno al centrocampo e attende conferme su quello che è oggi il leader tecnico della mediana.
In caso di permanenza, però, Calhanoglu dovrà anche ricucire lo strappo con Lautaro Martinez dopo il duro botta e risposta a distanza avvenuto durante la tournée americana. Con altri compagni come Sommer e Thuram, invece, i rapporti sembrano restare ottimi, come dimostrano foto e reazioni social delle vacanze condivise.
Un ritorno in Turchia, ma a quale prezzo?
Il richiamo della Süper Lig è forte. Calhanoglu ha sempre mantenuto legami profondi con la Turchia e in più occasioni ha dichiarato che un ritorno in patria è nei suoi piani futuri. Ma farlo adesso, a 31 anni, dopo una delle sue migliori stagioni in carriera (vincitore dello scudetto e miglior centrocampista della Serie A per passaggi chiave), rappresenterebbe una svolta importante e prematura.
In passato erano arrivate proposte monstre dall’Arabia Saudita e un sondaggio concreto del Bayern Monaco, ma l’Inter ha sempre respinto ogni assalto grazie anche alla volontà del giocatore di restare e al prezzo fissato ben oltre i 40 milioni. Ora che la richiesta si è abbassata, i nerazzurri restano comunque fermi: nessuno sconto, nessuna cessione non richiesta.
L’Inter vuole chiarezza prima del ritiro
Il ritiro comincerà sabato e l’Inter vuole arrivarci con una rosa definita e senza ombre. Il club è irremovibile: senza una richiesta ufficiale di cessione e un’offerta all’altezza, Calhanoglu resterà a Milano. Toccherà al giocatore, quindi, rompere il silenzio e chiarire pubblicamente le sue intenzioni.
Secondo fonti estere, come Fanatik e Fotomac, il Fenerbahçe sarebbe disposto anche a offrire bonus legati alla qualificazione Champions e all’eventuale vittoria del campionato, ma l’Inter non è interessata a formule complesse o dilazionate: solo cash, subito.
Conclusione: giorni da dentro o fuori
I prossimi giorni saranno decisivi. O Calhanoglu dichiara fedeltà all’Inter e si ripresenta con la voglia di ripartire, oppure sarà lui stesso a chiedere formalmente la cessione, aprendo una trattativa che finora è esistita solo sui giornali. Chivu, Marotta e tutta la tifoseria vogliono sapere: Calha resta al centro del progetto, oppure la sua avventura a San Siro è al capolinea?
Una cosa è certa: la Turchia sogna, ma l’Inter non svende i suoi leader.