Calcio giocato in crisi, gli italiani preferiscono fare fitness

La notizia è di quelle sensazionali. Gli italiani non giocano più a calcio e sembrano preferire il fitness e l’aerobica. Secondo i dati in possesso dell’Istat il monopolio del calcio, che fino a qualche anno fa era lo sport più praticato in assoluto, è stato “eroso” da tutte le attività che mirano alla cura del corpo e del fisico.

Dei 20 milioni di sportivi che ci sono in Italia, 5,1 milioni si dedicano al fitness mentre i “calciatori provetti” sono soltanto 4,6 milioni. Sorprendente anche il terzo posto, occupato dalle persone che praticano sport acquatici e subacquei (4,2 milioni di praticanti). 

Questi dati devono necessariamente far riflettere: qualche anno fa il sogni di ogni bambino era fare il calciatore, tra qualche anno potrebbe essere quello di diventare un istruttore di pilates. Nulla di così assurdo naturalmente, ognuno è libero di coltivare i sogni che vuole, ma è doveroso fare qualche ragionamento.

La passione per il mondo del calcio e per il tifo è “genetica”, ovvero nella maggior parte dei casi viene tramandata di padre in figlio. Se da qui a qualche anno ci saranno padri “indifferenti” al calcio, è molto probabile che anche i figli non conosceranno la passione per questo sport.

Fonte immagine: Calcioefinanza.it

Le conseguenze di questi dati, insomma, le vedremo fra qualche decina d’anni e il mondo del calcio italiano, sull’orlo della crisi dopo la sconfitta contro la Svezia, farebbe bene a pensare qualche nuova strategia per riportare lustro allo sport più bello del mondo. 

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