Non chiamatela più “rivelazione”. Perché il Benevento di Baroni, a sedici giornate dal termine del campionato di Serie B, è ormai a tutti gli effetti una solida realtà. Una squadra di alto profilo, con alle spalle una società seria che ha cominciato a programmare la stagione il giorno dopo aver ottenuto la promozione in cadetteria. Lavoro, intuizioni, rinforzi sul mercato: un mix vincente per ritrovarsi lassù, a soli due punti dal Frosinone capolista. A pari merito con quel Verona che avrebbe dovuto ammazzare il campionato, ma che invece di ritrova immischiato in una lotta in zona playoff impronosticabile fino a un mese fa.
Il rendimento dei campani, specie tra le mura amiche, a tratti è addirittura imbarazzante. Dopo tredici incontri disputati davanti ai propri tifosi, sono arrivate dieci vittorie e tre pareggi. Nessuna sconfitta, dunque. Ma ciò che più impressiona è il dato relativo alle reti incassate: soltanto tre, due in meno del Pisa che può vantare la miglior difesa del torneo.
E proprio al “Vigorito” domani arriverà un Bari in ottava posizione e in piena lotta per arrivare a fine stagione in quella porzione di classifica ambita da tante compagini. Per il Benevento, però, sarà l’occasione più ghiotta per approfittare dello scontro Frosinone-Verona e confermare la legge più dolce: in casa non ce n’è per nessuno.
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