Analisi Milan-Torino 0-0: i granata hanno messo in grande difficoltà i rossoneri che, comunque, sono riusciti a mantenere la porta inviolata (per la seconda volta in stagione). Considerando la stupefacente tenuta della difesa e qualche parata decisiva di Donnarumma, viene da pensare di aver buttato allo ortiche 2 punti e la possibilità di allungare sulle inseguitrici e accorciare sull’Inter. In realtà per quanto si è visto a San Siro e per la situazione di emergenza nella quale è il Milan, può considerarsi un buon punto contro una squadra che quest’anno non ha mai perso in trasferta.
Il Torino si è presentato a San Siro dimostrando che merita ogni singolo punto che recita la classifica e confermando, inoltre, da essere una vera e propria macchina da trasferta, mantenendo l’imbattibilità esterna.
Il Milan ha patito molto la superiorità numerica granata a centrocampo, dove Rincon, Meitè e Baselli hanno saputo imbastire un pressing asfissiante e ben organizzato sui costruttori di gioco rossoneri.
Specialmente nei primi minuto il Torino ha avuto le occasioni per sbloccarla, con Donnarumma prodigioso su Iago Falgo e Baselli e con Belotti impreciso nella conclusione volante.
Ottima la difesa granata, con Izzo e N’Koulou insuperabili e Djidji bravissimo a salvare sulla linea il colpo di testa di Higuain diretto all’angolino basso.
Gattuso al termine della partita ha onestamente parlato di un buon punto, ammettendo i meriti di un avversario che ha messo molto in difficoltà il Milan soprattutto ad inizio del primo tempo ed a inizio del secondo tempo. Dal 20′ al 45′ e dal 65′ al 90′ si è invece visto un ottimo Milan che avrebbe potuto anche segnare in più occasioni, con Higuain e Cutrone spreconi e Suso impreciso.
Nonostante l’occasione sprecata per allungare su Roma e Lazio e rosicchiare punti all’Inter in ottica terzo posto, la strada è quella giusta perchè nessuno, siamo sinceri, si sarebbe aspettato queste prestazioni e questa posizione in classifica al netto del periodo estremamente delicato che si sta attraversando che vede la squadra privata di molti dei suoi interpreti principali.
Un plauso va sicuramente a Gattuso, che sta lavorando a testa bassa e sta trovando soluzioni (Abate centrale sta stupendo tutti!) per fronteggiare l’emergenza senza utilizzare alibi. E’ questa la mentalità giusta da impartire ad una squadra che ha ancora ampi margini di miglioramento e che vuole tornare al più presto a comandare.
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