Siamo al giovedì, il giorno consueto delle conferenze stampa dei piloti. Si avvicina l’ultimo weekend della stagione 2018, che ha visto trionfare ancora una volta Hamilton.
La Mercedes è ancora davanti a tutti, alle concorrenti, in primis la Ferrari, servirà qualcosa di più per poterla battere. Hamilton, dopo aver conquistato il suo quinto titolo mondiale, fa un bilancio della stagione e spende parole per Alonso, che ha deciso di lasciare la Formula 1:
“Abbiamo passato momenti belli e brutti con Alonso, ma non saprei cosa altro dire. Lui era prima di me in F1 e aveva già raggiunto risultati. Se mi mancherà? Mancherà allo sport”.
Poi c’è il tempo per poter fare un bilancio di quest’ultima stagione e paragonarla a quelle passate. Lewis è molto deciso e senza dubbio quest’ultima è stata la più emozionante, soprattutto per la quantità e qualità degli avversari che ha avuto in pista:
“Volevo finire la stagione in modo positivo. Pur non avendo una grande memoria, è stato uno degli anni migliori. Per quello che è successo e anche per il valore degli avversari”.
“Penso che nel 2008 ero un bambino e stavo ancora maturando. Avevo il supporto di tutto il talento necessario, ma non potevo contare sulla stabilità e sulla forza, mentale e fisica, che sono riuscito ad acquisire negli anni. Ho ancora le abilità che avevo da giovane, ma ho sviluppato il mio lato mentale, raggiungendo una buona stabilità. Questo mi ha permesso di vivere al meglio la vita, senza sacrificare la guida o le prestazioni”.
“Correre sulla difensiva è abbastanza fastidioso perché sono costretto a farlo molte volte. L’ultima corsa in Brasile non è stata certo un’eccezione. Ho cercato di difendermi da molti attacchi durante la gara, ma questo ti porta a trovare dei compromessi, perchè più ti difendi e più perdi terreno e passo. Sei costretto a sacrificare una curva per il rettilineo successivo e questo non mi piace”.
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