Il closing tra la SES e l’holding della famiglia Berlusconi dovrebbe essere alle fasi conclusive, ma se tutto ciò non dovrebbe andare in porto entro metà febbraio, la cordata cinese ha pronto un piano alternativo per arrivare a concludere l’affare.
La SES dopo aver versato alle casse di Fininvest i 100 milioni della seconda caparra, sta lavorando in maniera accelerata per arrivare al closing prima della data stabilita del 3 marzo. L’intenzione della cordata cinese è quella di anticipare i tempi, in modo da chiudere tutto al 15 febbraio, chiaramente già versando i 320 milioni di euro restanti per l’acquisizione del 99,93% della società rossonera.
Nel caso tutto ciò non dovesse andare in porto, la SES ha già pronto un piano B, che consisterebbe in un maxi finanziamento su rilascio di una fidejussione, garantendo il prestito dei 320 milioni mancanti, provenienti da una istituzione finanziaria cinese, con sede all’estero, che ha già fondi sufficienti per coprire il prestito o come alternativa la somma potrebbe arrivare da una banca occidentale, avente conti in Cina.
In questi giorni in Lussemburgo è stata creata la Rossoneri Sport Luxembourg, società che deterrà la maggioranza del club rossonero, ma ancora proprietà di Fininvest. Quello che è certo, c’è l’interesse da parte di tutti gli interessati ad arrivare in qualsiasi modo al closing entro la data stabilita, l’importante è chiudere una trattativa lunga, difficile e spesso avvolta da tanti misteri.
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