F1 GP GIAPPONE 2016: Presentazione Gran Premio Suzuka e Orari Diretta Tv
Nella Formula 1 di oggi, spesso e volentieri non c’è il tempo di voltarsi indietro, neanche al passato più prossimo, poiché già si avvicina una nuova tappa da affrontare. Un discorso che può essere esteso all’attualità. Neanche il tempo di assorbire gli avvenimenti di Sepang, e i Circus è di nuovo in pista, con uno dei suoi appuntamenti storici e più attesi dall’ambiente, ovvero quello di Suzuka, sede nel weekend della 32° edizione del GP del Giappone valevole per il Mondiale, oltre che 17° prova stagionale. Rosberg proverà a puntellare ulteriormente la sua leadership in classifica, puntando anche su un eventuale scoramento di Hamilton, dopo il ritiro di domenica scorsa. La Red Bull, galvanizzata dall’uno-due malese, proverà ancora ad inserirsi nel duello tra le due Frecce d’Argento. La Ferrari, infine, è chiamata ad una prova d’orgoglio, in particolare con Sebastian Vettel.
IL CIRCUITO DI SUZUKA
Situato nella prefettura di Mie, il circuito di Suzuka, costruito nel 1962, si snoda per 5.807 metri all’interno di un parco divertimenti della Honda. E’ caratterizzato dalla forma a “8” e consta di 17 curve (9 a destra e 8 a sinistra). Andiamo a percorrere un giro della pista. Dopo il rettilineo dei box (in leggera discesa), i piloti affrontano curva 1, una lunga piega a destra di media velocità, dove l’anteriore sinistra deve sopportare una pressione pari a 950 kg. La vera staccata è poco più avanti, in curva 2, ancora a destra; dopo un breve allungo, si entra nella bellissima sequenza di curve 3-4-5-6 (quasi tutte in salita), denominata “S” Curve, dove bisogna seguire la traiettoria ideale e mantenere una buona velocità di percorrenza; si affronta, quindi, la lunghissima Dunlop Curve, lungo curvone a sinistra in appoggio, che conduce, dopo un breve rettilineo, alle curve Degner, doppia a destra a 90° da raccordare in traiettoria unica. Passati sotto il ponte, i piloti, dopo un altro allungo e una veloce piega a destra, arrivano alla difficile staccata dell’Hairpin, tornantino da 2° marcia leggermente sopraelevato, in uscita del quale ci si lancia in un nuovo tratto veloce, nel quale si tende continuamente a destra, fino ad arrivare alla complicata Spoon Curve, interminabile curvone a sinistra da fare in due fasi, con la difficoltà ulteriore della forza centrifuga che spinge la macchina verso l’esterno. Superata questa sezione, i piloti si proiettano verso la zona più veloce del tracciato, ovvero quella che porta alla veloce (una volta velocissima)130R, curva a sinistra che un tempo si faceva in pieno, dopo la quale si giunge alla staccata più dura della pista, ovvero quella della Casio Triangle, chicane stretta destra-sinistra. Usciti da quest’ultima difficoltà, i piloti affrontano un lungo curvone a destra da fare in pieno (curva 17) ritrovandosi sul rettilineo dei box.
ORARI E DIRETTA TV GP GIAPPONE
Il GP del Giappone 2016 sarà visibile sia su Sky Sport F1 HD che in chiaro, sulle reti Rai.
PROGRAMMAZIONE SKY SPORT F1 HD GP GIAPPONE
Venerdì 07/10/2016
Prove Libere 1 03:00 – 04:30
Prove Libere 2 07:00 – 08:30
Sabato 08/10/2016
Prove Libere 3 05:00 – 06:00
Qualifiche 08:00
Domenica 09/10/2016
Gara 07:00
PROGRAMMAZIONE RAI GP GIAPPONE
Venerdì 07/10/2016
Prove Libere 1 03:00 – 04:30
Prove Libere 2 07:00 – 08:30
Sabato 08/10/2016
Prove Libere 3 05:00 – 06:00
Qualifiche 08:00
Domenica 09/10/2016
Gara 07:00
PRONOSTICO GP GIAPPONE
A seguito di quanto visto a Sepang, si potrebbe dire che il Mondiale 2016 stia prendendo la strada di casa Rosberg. Lo dice la classifica, +23 su Hamilton (288 a 265). Sembrano dirlo anche le circostanze, con Nico passato dalle stalle del primo giro (17° dopo lo speronamento di Vettel) alle stelle di fine gara, dopo il 3° posto e, soprattutto, il ritiro di Hamilton. Ma guai a dare tutto per scontato. Innanzitutto, devono essere assegnati ancora ben 125 punti. Poi, conoscendo Hamilton, starà di certo meditando la rivincita, pronto a regalarci spettacolo in una situazione che lo vede se non spalle al muro, quasi. Ecco quindi arrivare Suzuka, una pista dove le W07, e Hamilton in particolare, dovrebbero rivestire il ruolo di grandi favorite. La storia dice Lewis, con 3 vittorie (le ultime due consecutive) e 2 pole; Rosberg può vantare, invece, due 2° posti, ottenuti tra l’altro nelle ultime due edizioni, oltre a due pole, proprio come il rivale.
In casa Red Bull, sperano di cavalcare l’onda della fantastica domenica malese, che ha visto Ricciardo e Verstappen protagonisti, oltre che di un gran duello, della prima doppietta degli anglo-austriaci dal GP del Brasile 2013. Su una pista come Suzuka, dove telaio ed aerodinamica sono importantissimi (in particolare nel T1), Horner e soci sperano che la RB12 sia quanto mai vicina all’omologa tedesca, in modo da esser pronta ad approfittare di altri eventuali errori/problemi del team che si appresta a festeggiare il terzo Costruttori di fila.
Dalle parti di Maranello, invece, dopo le botte prese a Sepang, l’imperativo non può che essere uno soltanto: reagire! Vero, ormai la Red Bull sembra decisamente avanti alla Rossa, ma finchè c’è vita c’è speranza, potremmo dire. Quindi bisogna provarci finchè è possibile a riappropriarsi del secondo posto nei Costruttori. Più di tutti, è Vettel (che domenica avrà da scontare 3 posizioni di penalità) il pilota chiamato a sfoderare una prestazione all’altezza, dopo il ritiro precoce di domenica (e la stagione sottotono in generale), per zittire le critiche e risollevare il morale a se stesso e alla squadra. Senza dimenticare un Kimi che, messo nelle giuste condizioni, può ambire anche lui, legittimamente, a posizioni da podio.
PNEUMATICI E METEO GP GIAPPONE
Per la gara di Suzuka, la Pirelli ha portato le mescole Soft, Medium e Hard, come in Malesia del resto. Queste le scelte dei vari piloti. Come in altre occasioni, in Ferrari si privilegia la mescola più morbida, unica a portare 9 treni di Soft; ma mentre Seb opta poi per 3 Hard e 1 Medium, Kimi avrà 2 treni sia di Hard che di Medium. Scelta diversa anche in casa Mercedes: 8 S, 2 M e 3 H per Hamilton (così anche i Sauber); 8 S, 3 M e 2 H per Rosberg. Opzioni univoche in casa Red Bull, con Ricciardo e Verstappen che avranno a disposizione 6 S, 3 M e 4 H. I Force India avranno 7 S, 2 M e 4 H (come Magnussen e Kvyat), mentre in Williams Massa userà 7 S, 4 M e 2 H (come Gutierrez), mentre Bottas avrà a disposizione 7 S, 3 M e 3 H (stesso discorso per Palmer, Sainz, Grosjean e le McLaren). Infine, i piloti della Manor avranno 6 S, 4 M e 3 H.
L’asfalto ha un’abrasività di medio livello e tende a migliorare molto nel corso del weekend; la pista, però, sollecita tantissimo le coperture, soprattutto a livello trasversale, a causa della presenza di molti curvoni veloci. Inoltre, la conformazione a “8” porta a sollecitare quasi in egual misura tutte e quattro le gomme, con temperature anche superiori ai 100 gradi. Passando ai freni, Suzuka è una pista “Light”, visto che appena il 10% del giro è passato in frenata, comportando uno stress longitudinale degli pneumatici non eccessivo. Il motore, invece, è particolarmente sollecitato (70% circa di percorrenza del giro con farfalla aperta). Lo scorso anno, la tattica del vincitore, Hamilton, fu su due soste (Medium-Medium-Hard).
Concludiamo con il meteo. Venerdì cielo sereno o poco nuvoloso, con temperature anche discretamente alte, intorno ai 25-26 C° per tutta la giornata. Ma da sabato il discorso cambia. La copertura nuvolosa passerà dal parziale del mattino, a totale nel pomeriggio, con possibilità di pioggia non scarse al momento delle qualifiche. Attenzione per la gara: sempre con il beneficio del dubbio (ultimamente le previsioni ci stanno azzeccando davvero poco), dovrebbe piovere praticamente tutto il giorno, garantendo una gara bagnata (ahia, Charlie…).
ALBO D’ORO GP GIAPPONE
Salvo in quattro edizioni, svoltesi al Fuji (1976-77, 2007-08), il GP del Giappone si è sempre svolto a Suzuka.
1976 – Mario Andretti USA (Lotus-Cosworth)
1977 – James Hunt GBR (McLaren-Cosworth)
1987 – Gerhard Berger AUT (Ferrari)
1988 – Ayrton Senna BRA (McLaren-Honda)
1989 – Alessandro Nannini ITA (Benetton-Ford)
1990 – Nelson Piquet BRA (Benetton-Ford)
1991 – Gerhard Berger AUT (McLaren-Honda)
1992 – Riccardo Patrese ITA (Williams-Renault)
1993 – Ayrton Senna BRA (McLaren-Ford)
1994 – Damon Hill GBR (Williams-Renault)
1995 – Michael Schumacher GER (Benetton-Renault)
1996 – Damon Hill GBR (Williams-Renault)
1997 – Michael Schumacher GER (Ferrari)
1998 – Mika Hakkinen FIN (McLaren-Mercedes)
1999 – Mika Hakkinen FIN (McLaren-Mercedes)
2000 – Michael Schumacher GER (Ferrari)
2001 – Michael Schumacher GER (Ferrari)
2002 – Michael Schumacher GER (Ferrari)
2003 – Rubens Barrichello BRA (Ferrari)
2004 – Michael Schumacher GER (Ferrari)
2005 – Kimi Raikkonen FIN (McLaren-Mercedes)
2006 – Fernando Alonso SPA (Renault)
2007 – Lewis Hamilton GBR (McLaren-Mercedes)
2008 – Fernando Alonso SPA (Renault)
2009 – Sebastian Vettel GER (Red Bull-Renault)
2010 – Sebastian Vettel GER (Red Bull-Renault)
2011 – Jenson Button GBR (McLaren-Mercedes)
2012 – Sebastian Vettel GER (Red Bull-Renault)
2013 – Sebastian Vettel GER (Red Bull-Renault)
2014 – Lewis Hamilton GBR (Mercedes)
2015 – Lewis Hamilton GBR (Mercedes)
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