
Luciano Spalletti sorride e parla di “volti più rilassati” nello spogliatoio della Juventus dopo il prezioso successo per 3-2 contro il Bodo/Glimt in Champions League. Una vittoria sofferta, arrivata in rimonta su un campo particolarmente ostico, ma che potrebbe rappresentare un momento di svolta nella stagione bianconera.
La Juventus era andata al riposo sotto di un gol, intimidita dalla velocità e dalla qualità del palleggio degli avversari, storicamente ostici sul terreno sintetico norvegese. Nella ripresa, però, la partita è cambiata con l’ingresso di Kenan Yildiz, capace di dare ritmo, verticalità e ispirazione alla manovra. L’attaccante turco ha contribuito alle reti di Lois Openda, Weston McKennie e Jonathan David, protagonisti della rimonta.
“È stata una partita aperta e coraggiosa, non facile su un campo che ha messo in difficoltà tanti. Bodo/Glimt gioca con grande velocità di pensiero, e questo intimorisce” ha dichiarato Spalletti. “Nel primo tempo abbiamo sprecato diverse situazioni favorevoli, poi loro hanno accelerato. Ma i ragazzi hanno risposto con carattere e questa vittoria era meritata.”
Spalletti: “Dopo le critiche ho visto volti più sereni”
Il tecnico, che qualche settimana fa aveva criticato l’atteggiamento del gruppo, oggi parla di segnali positivi, soprattutto dal punto di vista mentale.
“Ho visto ragazzi più rilassati. I giocatori sono persone, soffrono quando le cose non vanno bene. Chi pensa che non sentano la pressione sbaglia. Io ho l’esperienza per reggere, ma loro hanno bisogno di fiducia ed energia.”
La panchina, nonostante qualche scelta iniziale dubbia, è stata determinante: Yildiz e David hanno cambiato volto alla partita, confermando come la gestione collettiva del gruppo sia centrale nel progetto dell’allenatore.
Il campo sintetico e le difficoltà ambientali
Spalletti riconosce la difficoltà storica di giocare a Bodo. La Roma, qualche anno fa, ne uscì con un clamoroso 6-1.
“Tutti ci avevano detto che qui sembrano andare al doppio della velocità, hanno più resistenza, respirano meglio. Sono abituati. Ma noi siamo stati coraggiosi, non abbiamo rinunciato a giocare. Sarebbe stato un peccato non portare a casa i punti dopo il secondo tempo fatto.”
Mentalità, ritmo e crescita collettiva
L’allenatore insiste molto sugli aspetti mentali, ribadendo che la Juventus deve imparare a giocare con maggiore libertà e coraggio, anche sotto pressione.
“La squadra a volte sente questa nube, sente tutto ciò che viene detto. Non gioca libera. Alcune situazioni, come il gol del loro pareggio, nascono da atteggiamenti che possiamo evitare. Servono più fiducia, più coraggio. E anche più intensità negli allenamenti. Perché certi ritmi e certe decisioni si imparano solo nelle partite vere, non in allenamento.”
Spalletti conclude con un messaggio di crescita e consapevolezza, segnale che la strada è quella giusta:
“Dobbiamo allenarci mentalmente in partita, non nella neutralità dell’allenamento. Serve quella velocità di pensiero e di movimento. E solo nel gioco vero, con pressione, pubblico e tensione, possiamo svilupparla.


