Emergenza Coronavirus: il presidente FIGC, Gravina avanza le ipotesi di riprendere il campionato senza partite al nord e di disputare quello 2020-2021 in 5 mesi.
Altra giornata, altre novità. Ormai è scontato sottolinearlo, ma la FIGC vuole che la Serie A 2019-2020 venga conclusa a qualsiasi costo, che sia in estate, in autunno o in inverno. Le ipotesi avanzate nel tempo sono state molteplici, ma vista l’emergenza Coronavirus che ancora persiste, nessuna di esse è stata possibile.
Nonostante ciò, i massimi esponenti del calcio nazionale stanno facendo di tutto, o almeno ci stanno provando, affinché le squadre tornino in campo il prima possibile. La verità chiaramente è quella che abbiamo detto poc’anzi e cioè che non conta quando, ma come.
Il presidente FIGC, Gravina in questo senso si è espresso nuovamente sulla questione: “il campionato va portato a termine, c’è tempo“. Una dichiarazione, quella del numero uno della federazione, che si contrappone antiteticamente a quella rilasciata dal direttore dell’ISS (Istituto Supeiore di Sanità), Rezza che pochi giorni fa ha espresso la sua contrarietà alla ripresa del campionato.
Gravina, in merito, ha quindi detto:
Ho massimo rispetto per la scienza e per chi ha la responsabilità di applicarla, ma non posso ammainare bandiera. Lavoriamo sul come, non sul quando. Quando il paese tornerà a vivere, quando ci saranno le condizioni per altri settori tornerà anche il calcio. Il campionato va portato a termine, c’è tempo.
La necessità della Federcalcio di far ripartire il campionato risiede ovviamente nell’aspetto economico che, in caso di mancanza ripresa della stagione, assumerebbe connotati ancora più drammatici di quelli attuali.
Sul mio tavolo ci sono già le diffide di alcune società. La Fifa ha tracciato la strada: non partirà la nuova stagione se prima non verrà finita questa.
Non c’è nessuna deadline per la stagione 2019-2020 ha sottolineato poi Gravina:
Nessuna deadline. Andremo di pari passo con gli altri campionati europei. Se ci faranno giocare a inizio giugno, allora potremmo farcela per fine luglio. Qualora si iniziasse a settembre, finiremmo a novembre, poi a gennaio di nuovo in campo.
Emergenza Coronavirus: si può riprendere ma senza gare al nord con campionato 2020-2021 distribuito su un arco di 5 mesi
Gravina, ha quindi evidenziato quelle che sono le piccole modifiche pensate per la ripresa dell’attuale campionato. Niente partite nelle regioni più colpite dal Coronavirus.
Milano, Brescia, Cremona. Un campionato senza partite al Nord è una possibilità.
Il presidente FIGC, in conclusione, ha rimarcato sull’eventualità che la stagione 2020-2021 subisca delle modifiche a causa delle tempistiche di quella attuale soprattutto se si dovesse davvero terminare in autunno o in inverno.
Un’ipotesi è organizzare le competizioni su anno solare. Altrimenti dovremmo chiudere la stagione che verrà a maggio 2021 prima del’Europeo. Così il campionato potrebbe disputarsi in 5 mesi. Ci sono delle idee a riguardo, ad esempio una formula con due o più gironi e poi Playoff e Playout. Misure eccezionali, solo per una stagione.
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