Scoppia la rivolta in casa del Napoli. Dopo il pareggio ottenuto contro il Salisburgo, la squadra si rifiuta di continuare il ritiro imposto dal Presidente della società De Laurentiis. Dileguato anche l’allenatore Ancelotti che ha preferito lasciare silenziosamente il San Paolo senza rilasciare alcuna dichiarazione
La frattura tra la squadra allenata da Ancelotti e i più alti esponenti della società azzurra sembra più profonda del previsto. Il pareggio casalingo ottenuto, ieri, contro il Salisburgo non ha rasserenato gli animi dei giocatori del Napoli che immediatamente dopo la partita sarebbero dovuti ripartire in direzione Castel Volturno per il ritiro obbligato a cui erano stati sottoposti da De Laurentiis.
In realtà, le cose sono andate ben diversamente. Che la squadra ed il suo allenatore non avessero gradito la decisione imposta dalla società è cosa ben nota ma la scelta di non salire sul pullman, violando di fatto l’ordine imposto, non ha precedenti e crea una vera e propria crepa nei rapporti in casa azzurra.
La scintilla che ha portato a tale ammutinamento sarebbe scoppiata alla fine della partita quando i giocatori si sono ritirati nel loro spogliatoio. La squadra avrebbe voluto manifestare il suo disappunto in merito ai modi ed ai tempi relativi alla decisione assunta dal suo presidente e cercare di trovare un accordo che interrompesse il ritiro prolungato. Tuttavia quest’ultimo ha atteso la fine della partita solo per salutare personalmente Lozano e complimentarsi per la rete del pareggio.
Così, appresa la sua assenza, il Napoli ha preferito agire di per se comunicando il suo malcontento al figlio del Presidente, Edo De Laurentiis che sarebbe stato affrontato con toni accesi dal Capitano della squadra, Insigne, il quale senza giri di parole avrebbe affermato:“Noi torniamo a casa nostra, dillo pure a tuo padre.”
Vani i tentativi da parte di Carlo Ancelotti di distogliere la sua squadra a compiere tale gesto. L’allenatore, a sua volta, avrebbe lasciato il San Paolo in silenzio evitando le telecamere e senza dare alcuna spiegazione violando, così, il regolamento UEFA che prevede obbligatoriamente il rilascio di interviste nel post-partita. Per l’allenatore probabilmente sarebbe stato umiliante dover giustificare l’atteggiamento della sua squadra ed ha preferito tutelarsi andando, con il suo staff tecnico, in ritiro a Castel Volturno dove attenderà la sua squadra per l’allenamento di questa mattina.
Una scelta che costerà non poco al Napoli e che inevitabilmente crea una profonda frattura tra la squadra, l’allenatore ed il club. Oggi sarà una giornata fondamentale che probabilmente vedrà esserci un incontro tra i protagonisti in questione e che probabilmente chiarirà quale sarà la decisione che assumerà il Presidente dopo lo smacco subito. Multerà semplicemente la squadra o prenderà provvedimenti più duri?
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