La Gold Cup 2019 è andata al Messico, che ha sconfitto di misura gli Stati Uniti grazie ad una rete di Jonathan dos Santos al 72° minuto. Gli Stati Uniti hanno provato ad attaccare, ma l’imprecisione è stata troppa e le migliori occasioni sono state sprecate malamente. Il Messico è stato altrettanto impreciso, ma quando ha potuto metterci la classe ha colpito con efficacia e si è guadagnato il suo undicesimo trofeo, il quinto ottenuto battendo in finale gli eterni rivali statunitensi (che, invece, hanno battuto una sola volta il Tricolor su ben sei finali). Vediamo adesso i migliori e i peggiori dell’ultimo atto.
TOP STATI UNITI
Altidore 6.5: il “grande vecchio” della squadra ci mette l’anima e si sbatte creando anche uno dei maggiori pericoli con un’azione splendida che avrebbe meritato miglior fortuna.
Pulisic 6: non brillantissimo come in altre uscite, la stella della selezione a stelle e strisce si impegna, sfiora il gol e mette talvolta scompiglio nell’area avversaria.
Arriola 6.5: sfiora anche lui la rete e mette apprensione agli avversari con i suoi notevoli stacchi di testa su azione da fermo riuscendo anche ad impedire che Guardado segni nel corso del primo tempo.
TOP MESSICO
Pizarro 7.5: disputa la sua miglior partita del torneo tagliando a fette la difesa avversaria con le sue accelerazioni e inventando cross spesso pericolosi. E’ lui che crea i prodromi al gol che vale il successo
Jonathan dos Santos 7.5: il suo beffardo tiro che bacia la traversa e termina in rete vale la vittoria del trofeo. Il fratello del più noto Giovani ha concluso magistralmente un torneo nel quale si è fatto apprezzare più volte con una prestazione di grande sostanza contro un avversario molto più complicato di quelli affrontati in precedenza.
Guardado 7: apparentemente si divora il gol del vantaggio (in realtà Arriola gli impedisce di impattare bene il pallone), poi però si riscatta amministrando il traffico con precisione e, soprattutto, effettuando un fondamentale salvataggio sulla linea che nega a Morris la rete del vantaggio statunitense.
FLOP STATI UNITI
Long 5: annaspa parecchio e infine si perde quando i messicani assaltano la metà campo avversaria.
McKennie 5: è stato fondamentale nel condurre in finale i suoi con le due reti segnate nella fase ad eliminazione diretta, ma il suo vero mestiere è un altro e ieri il centrocampista si è fatto più volte travolgere dagli avversari.
Bradley 4.5: poco vistoso come sempre, l’ex romanista si è fatto notare più per i falli che per la gestione del pallone.
FLOP MESSICO
Moreno 5: viene messo in difficoltà da Altidore, che lo lascia sul posto andando poi a sfiorare il gol, e sbaglia spesso i tempi rischiando di farla grossa come in occasione di un buco che manda in tilt anche Ochoa.
Ochoa 5.5: fondamentale nei quarti contro il Costa Rica, dove è stato decisivo parando due rigori nella serie, ieri si è visto poco, ma anche a causa di Moreno ha sbagliato un’uscita comoda rischiando di subire un gol a dir poco comico.
Antuna 5: non si vede mai e dimostra che il tris calato all’esordio contro Cuba era dovuto più all’inconsistenza dei cubani che a meriti del giocatore.
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