Vi riportiamo le dichiarazioni del tecnico rossonero, rilasciate alla vigilia della sfida del Franchi, che mette in palio punti d’oro per poter acciuffare il quarto posto, distante a soli 3 punti.
Crederci fino alla fine- “Il Genoa si sta giocando la salvezza ancora, abbiamo visto negli ultimi anni che nessuno regala nulla. Pensiamo a fare il nostro, non vinciamo a Firenze dal 2014. La Fiorentina sa creare grandi pericolo e domani sicuramente ci sarà da fare una grandissima partita. Se perdiamo energie su ciò che succede alle altre squadre arriviamo sgonfi. Il rammarico più grosso è che da gennaio fino a 20 giorni eravamo in zona Champions e abbiamo perso dei punti per strada. Ora pensiamo a rincorrere e vedremo dove arriveremo. Il rammarico è aver mancato l’occasione di dare quell’accelerata”.
Si è rivisto il Milan di Gattuso- “La cosa che mi dispiace di più è che sia passata sotto traccia la vittoria sul Bologna, perché si è parlato più dell’episodio di Bakayoko. Ho visto una squadra che si è allenata bene e ha fatto ciò che ho chiesto. Bisognerà tenere botta perché ci possono mettere in difficoltà”.
L’astinenza di Piatek- “Nessun problema, probabilmente ha fatto troppi gol prima. La sua rabbia la deve mettere a disposizione della squadra. Periodi così sono normali per gli attaccanti. La priorità è vincere le partite”.
Le aspettative in vista della gara di Firenze- “La voglia di tenere il campo, di saper soffrire. Pur non giocando bene, siamo stati nelle ultime 10 partite la squadra che ha creato di più, mentre il Bologna non prende più di due tiri in porta a partita ultimamente. È vero che tecnicamente non abbiamo giocato benissimo, ma è stata una partita aperta. Voglio vedere quello spirito, stare in campo senza timori”.
Il calendario- “Affrontiamo il Frosinone già retrocesso e comunque si chiuderà. Poi andremo a Ferrara con la Spal che vorrà fare il proprio record di punti. Le partite vanno giocate, a partire da quella di domani”.
Sulle parole del presidente Scaroni- “Noi dobbiamo far sentire a tutti questa fiducia affinché si possa rendere al massimo. Personalmente non ho bisogno di essere accarezzato, le carezze non mi piacciono. Pure quando me le fa mia moglie. Ho un carattere così, a me piace stare dove c’è il bordello perché ci so stare, non mi sento un estraneo quando c’è l’aria tesa, anzi: mi sento a mio agio. Le carezze vanno fatte ai calciatori, poi quello che succederà a me passa in secondo piano”.
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