Sarà tra Novak Djokovic e Lucas Pouille la seconda semifinale degli Australian Open, quella che, nella serata di Melbourne di venerdì designerà il secondo finalista del torneo.
Se attendersi Djokovic a questo punto del torneo era lecito ed anzi, sarebbe stato clamoroso il contrario, lo stesso non si può dire per Pouille, francese, ex top ten, ma scivolato già nel ranking a causa di una seconda metà di 2018 davvero grigia.
Eppure, giunto agli Australian Open di Melbourne, nel torneo nel quale non aveva mai vinto prima un match in singolare, Pouille ha trovato un successo dietro l’altro, l’ultimo, nella notte italiana, contro un redivivo Milos Raonic, per raggiungere così la prima semifinale slam della carriera.
Una partita solida, sicura dal primo all’ultimo punto, propositivo sempre pronto a contrattaccare ed incisivo in difesa sotto le bordate del canadese che, dopo aver eliminato Kyrgios, Wawrinka e Zverev, non è riuscito a piegare la resistenza del francese.
Venerdì mattina, come detto, Pouille affronterà, per la prima volta in carriera, il numero uno del mondo Novak Djokovic, in striscia vincente negli slam dallo scorso mese di giungo avendo trovato il successo sia a Wimbledon che a New York.
La sfida di quarti per il serbo si è risolta senza alcuna fatica potendo approfittare di un Kei Nishikori spento e prosciugato da qualsiasi tipo di energia consumata nelle maratone di questo Australian Open, finendo così costretto al ritiro dopo un set e mezzo.
Prosegue così la corsa verso il settimo sigillo a Melbourne della carriera, ed il terzo consecutivo in un vento slam, per il numero uno del mondo, desideroso di entrare, una volta di più, se possibile, di nuovo nella storia.
