Qualche brivido e qualche sorpresa in questa giornata degli Australian Open in cui il tabellone maschile sia allineava ai sedicesimi di finale.
Fatica più del previsto, soprattutto visto come si era messo l’incontro, il numero quattro del seeding Alexander Zverev che, avanti per due set a zero, spreca un match point e si fa trascinare al quinto da Jeremy Chardy.
Qui, però, alla distanza, il più giovane tedesco alza nuovamente il suo livello di gioco e domina il parziale concedendo al suo avversario un solo game.
Buona prestazione solida per Novak Djokovic nel main event di giornata, la riedizione della finale del 2008 contro Jo-Wilfried Tsonga che termina con visto simile, una vittoria netta per tre set a zero del serbo numero uno del mondo.
Al prossimo turno Nole affronterà in un match di assoluto interesse, il giovane canadese Denis Shapovalov che ha sconfitto agevolmente in tre set il nipponico Taro Daniel.
Vittoria convincete anche per il numero uno d’Italia e testa di serie numero 12 in questi Australian Open, Fabio Fognini che ha avuto la meglio, per tre set a zero, dell’argentino Leo Mayer.
Per un posto negli ottavi di finale, Fognini se la vedrà da favorito, ma in un match per nulla banale, contro lo spagnolo Pablo Carreno Busta che, dopo aver recuperato due set di svantaggio all’esordio contro Luca Vanni, ha liquidato il bielorusso Ilya Ivashka.
Ha sudato freddo, invece, il numero otto del tabellone Kei Nishikori che, in un incrocio sempre pericoloso e mai facile contro il bombardiere croato Ivo Karlovic, ha fronteggiato la bellezza di 59 ace prima di avere la meglio al tie break del quinto set per 10 punti a 7.
Grande lotta anche nel programma diurno della Rod Laver Arena con il successo, dopo quattro tie break, in una sfida tra ex numero 3 del mondo, tra il campione del 2014 Stan Wawrinka ed il canadese Milos Raonic uscito vincitore dopo 4 ore di battaglia.
Termina invece con molta delusione il torneo di Dominic Thiem, settima testa di serie agli Australian Open che è costretto a cedere ad un infortunio fisico e a lasciare il pass per il terzo turno al giovanissimo aussie Alexei Popyrin, per la prima volta così avanti in uno slam.
Buona prova anche per due talenti in erba, ormai vere e proprie realtà del tennis maggiore come Daniil Medvedev, a segno con un triplice 6-3 su Ryan Harrison, e Borna Coric, vincente in scioltezza sull’ungherese Marton Fucsovics.
Infine, esce di scena il sorprendente semifinalista della passata edizione degli Australian Open Hyeon Chung che, dopo essersi salvato in extremis all’esordio, ha avuto la peggio nella sfida di secondo turno contro il francese Pierre Hugues Herbert vincente in quattro set.
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