Superiorità schiacciante della Juventus che pressoché senza alcuna difficoltà espugna il campo dell’Udinese.
Per i bianconeri, in grigio per l’occasione-causa omocromia con i padroni di casa-, passa quasi tutto dalla fascia destra, dove la fanno da padroni, rispettivamente nel primo tempo Cancelo e nel secondo Bernardeschi, con il portoghese leggermente accentrato. Fondamentale anche il ruolo di Bonucci, ormai sempre meno centrale difensivo e sempre più playmaker, a impostare il gioco con lunghissimi lanci in profondità che ricordano maledettamente quelli di un certo Andrea Pirlo…
Nella prima frazione di gioco è il sopra citato Cancelo a propiziare entrambe le reti juventine. Splendido il dialogo del terzino ex interista con la rivelazione ancora non del tutto esplosa Bentancur, un triangolo perfetto aperto e chiuso dall’attaccante uruguagio che imbeccato dal cross al bacio di Cancelo infila di testa il suo 1° gol personale in Serie A nonché suo 1° gol stagionale, rubando il tempo addirittura a un certo Cristiano Ronaldo.
Proprio lui, CR7, la vittoria è anche nel segno suo. Il fuoriclasse portoghese risponde sul campo alla pressione arrivatagli addosso dalla bufera mediatica che lo vede coinvolto in un caso di presunto stupro, con una prestazione maiuscola, sempre padrone della fase offensiva bianconera nella quale svaria, una volta defilato, una volta al centro dell’attacco, in ogni caso sempre presente.
È sua la palla gol iniziale, un gran destro da fuori che trova l’opposizione di capitan Behrami con palla di poco sopra la traversa, poi lo stesso Ronaldo chiuderà definitivamente i conti del match facendosi trovare pronto a centro area su suggerimento di Mandzukic e scaricando in fondo al sacco tutta la rabbia accumulata in questa pesante settimana di gogna mediatica, realizzando il suo 4° gol in questa sua prima stagione italiana in generale juventina in particolare.
Prima durante e dopo è tutto un assolo della Juve, alla quale solo un grandissimo, redivivo Simone Scuffet nega la goleada, superlativo su Mandzukic nel 1° tempo – sullo 0-1 il giovane portiere friulano nega al croato un gol già fatto, botta sicura dal limite dell’area piccola- e nella ripresa nega prima la gioia del gol a Bernardeschi, poi la doppietta personale a Ronaldo e infine devia sulla traversa il destro da fuori di Cancelo, il quale avrebbe anche meritato la firma personale su una partita giocata alla grande.
L’Udinese pressoché non esiste non fosse per qualche sporadica anche se decisamente pericolosa occasione, Barak il più attivo di tutti, il suo sinistro velenoso scheggia prima il palo alla sinistra di un battuto Szczesny nel primo tempo e nella ripresa va fuori di poco alla destra del portiere juventino, clamorosa anche l’occasione capitata sui piedi di Lasagna in un azione da calcio piazzato nel primo tempo, Szczesny sarebbe ancora impotente ma solo un intervento di Alex Sandro nega ai padroni di casa il gol della bandiera.
Un dominio tecnico-tattico che per la Juve sembra davvero non avere soluzione di continuità.
La pausa arriva forse al momento giusto per la banda di Allegri, sarà ristoratrice in vista dei duri impegni che la aspettano al rientro, con i big match di campionato e la Champions League che riprenderà con le grandi sfide contro il Manchester United, ex squadra di Cristiano Ronaldo
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