La Serie B perde due delle sue più importanti realtà: da questa sera Bari e Cesena sono ufficialmente fallite e spariscono dal panorama calcistico per come le conosciamo. L’Avellino, invece, è riuscito a presentare la fideiussione necessaria all’iscrizione al prossimo torneo cadetto e si è salvato dalla cancellazione.
Partiamo dal Bari: la situazione era molto grave da qualche anno e nemmeno l’acquisizione della società da parte dell’ex arbitro Paparesta e dell’imprenditore Giancaspro aveva dato al club la giusta solidità finanziaria. I già elevati debiti sono così aumentati e alle 18, dopo il fallimento di una tardiva e disperata trattativa per la cessione della società al duo formato dal presidente del Leeds Andrea Radrizzani e dall’ingegner Ferdinando Napoli, presidente di Edilportale.com S.p.A. (saltata all’ultimo per la presunta scoperta di altri debiti non riscontrati precedentemente), il Bari è stato dichiarato fallito.
Tuttavia, potrebbe non ripartire dalla Serie D grazie all’intervento inaspettato di Nicola Canonico, presidente del Bisceglie, che sarebbe pronto a trasferire la sua squadra a Bari cambiandole nome in ASD Bari 2018 e colori sociali (da nerazzurro a biancorosso). Resta da capire cosa accadrà in quel di Bisceglie, che mal sopporterebbe la sparizione della sua squadra.
Simile la situazione, ma diverso e più amaro l’epilogo, del Cesena: il peso dei debiti ha mandato all’aria anche la società romagnola, che, presumibilmente, dovrà invece ripartire dai Dilettanti. Giorno 20 scadrà il bando indetto dal sindaco per la fondazione di una nuova società che partecipi al prossimo campionato di Serie D e che in seguito rilevi anche il titolo sportivo del club oggi scomparso. A differenza del Bari non sembrano esserci società di C della Regione Emilia-Romagna disposte ad una fusione.
In una giornata nerissima possiamo almeno esultare per il salvataggio dell’Avellino, che è riuscito a presentare la fideiussione obbligatoria per l’iscrizione ed ha sventato, almeno per ora, una fine ingloriosa. Il presidente Walter Taccone ha annunciato che l’obbligazione è stata presentata in Lega insieme a tutta la documentazione richiesta ed ora manca solo il controllo della Covisoc, che giorni addietro aveva bocciato gli irpini escludendoli dal torneo.
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