Luis Alberto riagguanta gli olandesi e consegna alla Lazio il primo pareggio dopo 4 vittorie consecutive. Calcolando l’ampio turnover proposto da Inzaghi, questo pareggio si può dire che profumi di vittoria perché la squadra messa in campo da Inzaghi era a dir poco rimaneggiata. Bastos e Luis Alberto gli unici “titolari” in una formazione ricca di promesse e seconde linee perché l’impegno con il Vitesse era a dir poco inutile visto che la formazione biancoceleste era ampiamente in testa al girone con 12 punti conquistati sui 12 disponibili.
Quindi spazio alle seconde e alle terze linee e testa alla Fiorentina, dopo un derby deleterio che ha gettato nello sconforto i tifosi laziali (che non perdevano un derby da diversi anni). Segnali positivi da tutta la squadra comunque, perché se c’è un merito che va dato a Inzaghi è quello di esser riuscito a trasmettere alla squadra una mentalità vincente e non c’è giocatore che scenda in campo con la presunzione di essere già arrivato.
In un Olimpico quasi deserto, l’unica notizia davvero preoccupante è il ko muscolare di Nani, costretto a uscire dal campo al decimo della ripresa per un infortunio muscolare che verrà monitorato nei prossimi giorni. Un ko pesante che accorcia ulteriormente la rosa a disposizione di Inzaghi, che deve ancora recuperare Wallace e Felipe Anderson.
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